Lavori forzati, la lista nera di RepRisk

3 Ott 2016
In breve Commenta Invia ad un amico

RepRisk pubblica i bocciati nel traffico di esseri umani. La società di Zurigo, specializzata dal 2006 nel rilevare i rischi Esg  e nel monitorare oltre 75mila aziende (quotate e non), ha pubblicato uno “Special Report on Human trafficking”, con un focus sui settori più coinvolti con pratiche illegali legate al lavoro forzato. La International Labour Organization (Ilo) stima 21 milioni di persone nel mondo intrappolate in lavori che non possono lasciare. Il report punta ad accresce la consapevolezza sul tema e a incoraggiare le imprese a una migliore gestione della filiera.

Il report (scaricabile qui) individua cinque settori e, per i primi tre, anche le cinque società più coinvolte.

Food and Beverage. Società coinvolte: 1) Trillium Farms Holdings; 2) Wal-Mart Stores Inc; 3) Nestlé SA; 4) Archer Daniels Midland Co; 5) Bumble Bee Holdings Inc.

Personal and Household Goods. Società coinvolte: 1) Leisure Clothing Ltd; 2) Aquascutum (1851) Ltd; 3) Austin Reed Group Ltd; 4) China Chongqing International Corporation for Economic and Technical Cooperation; 5) Daks Simpson Group Plc.

Support Services. Società coinvolte: 1) DJ Houghton Catching Services Ltd; 2) Step Up Marine Enterprise LLP;  3) 168 Manpower Supply Co Ltd; 4) Abp World Group Ltd; 5) Almco Group.

Gli altri due settori sono Travel and Leisure e Construction and Materials.

0 commenti

Lascia un commento