ET.Analist/ Robeco: «Il ruolo della finanza nella perdita della biodiversità»

10 Nov 2020
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ET.Analist è lo spazio in cui ETicaNews raccoglie i contributi di analisti, asset manager e studiosi che fanno il punto su temi specifici del mondo della finanza sostenibile. Nell’ultimo numero (Finanza Sri, ultimi report degli analisti/ 19) Masja Zandbergen, Head of Sustainability Integration di Robeco e Peter van der Werf, Engagement Specialist di Robeco, nell’analisi “La perdita di biodiversità è una minaccia maggiore del cambiamento climatico” partono da una rilevazione: la biodiversità sta diminuendo più velocemente di qualsiasi altro momento della storia umana, con un tasso di estinzione «da decine a centinaia di volte superiore alla media degli ultimi 10 milioni di anni»

Robeco sottolinea come questo porti a un rischio elevato per l’integrità della biosfera che, secondo quanto riporta una ricerca dello Stockholm Resilience Centre, «ha già superato il limite dell’incertezza». A fronte di un aumento dei flussi biogeochimici (azoto e fosforo), crescono anche le criticità legate al cambiamento climatico. In questo scenario la finanza gioca un ruolo centrale, dal momento che le istituzioni finanziarie presentano numerose “interconnessioni” con settori a elevate emissioni che minacciano la biodiversità. Questo si traduce in due differenti problemi: da un lato le responsabilità della finanza «nel raggiungimento dei limiti planetari dell’incertezza», dall’altro i rischi in cui incorrerebbero gli stessi soggetti finanziari se la legislazione o il comportamento dei consumatori su questo fronte dovessero cambiare.

Sia le imprese sia le autorità di regolamentazione, infatti, hanno un ruolo enorme da svolgere nel modificare i paradigmi che stabiliscono chi deve pagare per le esternalità create dal normale svolgimento dell’attività finanziaria. E molti investitori si stanno concentrando sulla gestione dei rischi e delle opportunità climatiche nei loro portafogli. Nei Paesi Bassi, diversi investitori sotto la guida di ASN Bank stanno collaborando allo sviluppo di una serie di indicatori tramite la Partnership for Biodiversity Accounting Financials (Pbaf). Il loro obiettivo è quello di creare un quadro di riferimento per le istituzioni finanziarie che permetta di considerare e affrontare l’impatto sulla biodiversità dei portafogli investiti in diverse asset class. Inoltre, all’inizio di quest’anno Robeco ha avviato un tema di engagement con particolare riferimento all’impatto sulla biodiversità che deriva dalla deforestazione legata a cinque prodotti agricoli ad alto rischio: cacao, gomma naturale, soia, carne di manzo, legname e pasta di legno tropicale.

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