Nuovo “pacchetto” di Bruxelles su Taxonomy e finanza sostenibile

22 Apr 2021
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La Commissione europea ha pubblicato ieri un nuovo pacchetto di misure nel quadro dell’Action Plan Ue per la finanza sostenibile e gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050. «Consentendo agli investitori di riorientare gli investimenti verso tecnologie e imprese più sostenibili, le misure di oggi saranno determinanti per rendere l’Europa climaticamente neutrale entro il 2050. Faranno dell’Ue un leader globale nella definizione di standard per la finanza sostenibile», si legge nella nota con cui Bruxelles comunica il nuovo pacchetto di norme.

Sono tre, in particolare, gli interventi presentati dall’esecutivo comunitario, pubblicati alla vigilia del summit internazionale sul clima voluto dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

  • L’EU Taxonomy Climate Delegated Act, ossia il contenuto dell’accordo politico raggiunto in seno al collegio dei commissari, sull’atto delegato che implementerà la Tassonomia Ue per la finanza sostenibile. Non si tratta della versione finale della norma attuativa, dal momento che questa dovrà essere adottata ufficialmente alla fine di maggio. La Commissione ha però pubblicato un’apposita comunicazione in cui vengono illustrati gli elementi principali dell’accordo raggiunto. Un accordo atteso e particolarmente travagliato per quello che rappresenta una colonna dell’intero edificio dell’agenda Ue per la finanza sostenibile, oggetto di forti pressioni e un acceso confronto politico negli scorsi mesi (vedi l’articolo Tassonomia a rischio, è scontro duro sul gas).
  • La proposta di una Direttiva sulla corporate sustainability reporting (Csrd). Un progetto legislativo annunciato negli scorsi mesi che intende introdurre  requisiti di trasparenza più stringenti sulla sostenibilità delle imprese, con standard di reporting più uniformi, che garantiscano la comparabilità delle informazioni per consumatori, finanziatori e investitori. «La proposta odierna rivede e rafforza le norme esistenti introdotte dalla Non-Financial Reporting Directive (Nfrd)».
  • Infine, sei atti delegati che emendano le normative primarie sugli obblighi fiduciari e sui consulenti finanziari, finalizzati a introdurre criteri di sostenibilità nei processi di governance e negli obblighi di consulenti, asset manager e assicuratori nei confronti dei clienti.

Il pacchetto sarà oggetto di approfondimenti sulle singole iniziative legislative nei prossimi giorni.

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