Morganti (B. Prossima): social impact bond per sostenere la cultura in Italia

15 Set 2016
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In una lunga intervista rilasciata ad ArtEconomy24 (clicca qui per leggere qui tutto l’articolo) Marco Morganti, amministratore delegato di Banca Prossima, ha parlato anche di strumenti di finanziamento per il Terzo settore e in particolare per il settore Cultura, facendo riferimento ai social impact bond. Ecco il passaggio: «Come banca potremmo costruire del titoli impact finalizzati a ottenere risparmi nella spesa pubblica, sono investimenti di impatto sociale finalizzato all’efficientamento della macchina pubblica. Sono bond che hanno la finalità di abbassare il costo del welfare: i paesi anglosassoni – Regno Unito, Usa e Australia – già li emettono, sono basati sul risparmio della spesa pubblica, su azioni rivolte al Terzo Settore. Noi non li abbiamo ancora fatti. Loro hanno l’ingegneria finanziaria, noi la base sociale, un tessuto produttivo potentissimo, basti pensare che sulle 700mila associazioni sportive europee 110mila sono italiane. Un esempio?  Mettere in efficienza energetica i musei sarebbe un’ottima cosa; per esempio abbiamo in corso, in partnership con Federesco, un intervento di efficientamento in una importante istituzione culturale del Nord: la ristrutturazione abbatte i consumi energetici migliorando i conti e consentendo un risparmio che ripaga il nostro prestito, fatto ai migliori tassi di mercato.»

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