Neutralità carbonica, la Roadmap di Italy for Climate

16 Ott 2020
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In occasione della Conferenza Nazionale sul clima, Italy for Climate, l’iniziativa promossa dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile in preparazione della Cop26 ha presentato l’“Italy Climate Report – Icr 2020”, il documento annuale che fa il punto sulla performance climatica del Paese. L’edizione di quest’anno illustra anche una proposta di Roadmap climatica per l’Italia, in linea con gli indirizzi europei, allo scopo di indirizzare i finanziamenti per il Recovery Fund.

La ricerca mostra che il nostro Paese ha rallentato il passo sulla strada della decarbonizzazione: tra il 2005 e il 2014 le emissioni sono diminuite del 27%, un taglio di 160 milioni di tonnellate di gas serra, mentre dal 2014 al 2019, si è raggiunto appena l’1,6% di riduzione. Lo studio esamina anche le energie rinnovabili. Anche se l’Italia presenta ancora valori in linea e spesso migliori degli altri grandi Paesi europei, dal 2014 al 2018 le rinnovabili sono cresciute meno del 7%, contro il 14% della media europea e tra il 16 e 18% di Francia, Germania e Spagna.

La Roadmap, invece, illustra 40 misure green in 7 settori economici: industria, trasporti, residenziale, terziario, agricoltura, gestione dei rifiuti e generazione elettrica. Per raggiungere la neutralità carbonica entro la metà del secolo, il documento prevede entro il 2030: una riduzione delle emissioni del 55% rispetto al 1990, a fronte del taglio del 19% registrato al 2019; il raddoppio della produzione di fonti rinnovabili, che dovranno arrivare a soddisfare il 40% del fabbisogno energetico nazionale dal 18% attuale; una riduzione dei consumi energetici del 43%; e un taglio del 25-30% delle emissioni non energetiche prodotte dai processi industriali, dall’agricoltura e dalla gestione dei rifiuti.

Per raggiungere questi risultati, Italy for Climate individua sei tipologie di interventi trasversali: introduzione di un sistema di carbon pricing; il passaggio da un modello lineare a uno circolare e rigenerativo; forte accelerazione nella ricerca e sviluppo e nella diffusione di soluzioni innovative; semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli iter autorizzativi; promozione della cultura della transizione.

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