Acore, white paper sui rating Esg per le rinnovabili

9 Ott 2019
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Acore (American council on renewable energy) ha pubblicato il white paper “Esg 2.o: How to improve Esg scoring to better reflect renewable energy use and investment”.  L’analisi esplora come le metodologie di rating Esg possano riflettere meglio l’utilizzo e gli investimenti in energia rinnovabile. Lo studio è stato sviluppato consultando un gruppo di 30 soggetti rilevanti tra istituzioni finanziarie, società energetiche e altre grandi imprese per sviluppare una serie di raccomandazioni affinché le metodologie Esg possano guidare la crescita dell’energia rinnovabile, sia nell’uso sia negli invetsimenti.

«Per mitigare i rischi di lungo periodo legati al climate change — si legge nel paper —  investitori e aziende stanno adottando aggressivi target di sostenibilità e stanno considerando i criteri Esg per valutare meglio l’impatto dei loro investimenti. La potenziale allocazione di fondi Esg agli investimenti in energie rinnovabili rappresenta un’immensa opportunità per potenziare la crescita delle rinnovabili. Tuttavia, i nuovi investimenti in sostenibilità spesso non si traducono direttamente in riduzioni nelle emissioni dei gas serra. Questo perché gli scoring Esg per misurare l’impatto climatico sono ostacolati da alcune problematiche chiave». In particolare, l’analisi spiega che il mercato è troppo frammentato: non esiste uno standard per lo scoring e le società oggetto di Esg rating e gli investitori fanno fatica a confrontare “apple to apples” (le mele con le mele) tra le metodologie di rating. Inoltre, si ricorda che le metodologie di rating spesso non sono trasparenti e possono includere dati Esg non materiali per la società. In conclusione, il white paper di Acore raccomanda di: potenziare la disclosure dell’energia rinnovabile in “Scope 1- 3”; fornire crediti per le emissioni evitate; implementare un reporting standardizzato, materiale e forward looking; adottare benchmark sul clima universali.

 

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