Roma ha l’acqua sostenibile con i nasoni di Acea

9 Giu 2015
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Arrivano a quota cinque, e puntano a quota 100 in tre anni, le Case dell’Acqua Acea distribuite tra Roma e provincia. Il quinto nasone hi-tech (“nasone” è lo pseudonimo per le fontane capitoline) è stato inaugurato nei giorni scorsi in via Francesco Sapori, all’interno del mercato Laurentino.

Intanto, è possibile un primo resoconto del progetto. Ad oggi, il prelievo totale di acqua dei primi quattro nasoni hi-tech (installati a Roma presso la sede Acea di piazzale Ostiense, i mercati della Magliana e di Ostia e il comune di Pisoniano) è stato di 63.597 litri, corrispondente a una media di circa 852 litri giornalieri prelevati per ciascuna casa dell’acqua.

Le caratteristiche che accomunano le prime Case dell’Acqua Acea sono il progressivo notevole aumento dei consumi rispetto al primo periodo di funzionamento e la netta preferenza da parte dei cittadini per l’acqua gassata, pari a circa il 70% dei prelievi.

La Casa dell’Acqua nasce per offrire gratuitamente a cittadini e turisti acqua fresca di qualità, naturale o frizzante, con dosi da bicchiere o da un litro, con una portata garantita pari a circa 180 litri erogabili l’ora. Il nasone hi-tech consente di ricaricare cellulari e tablet, grazie alla presenza di porte usb, e di fornire informazioni sul meteo, sul quartiere e notizie relative ad Acea e alle sue iniziative, attraverso uno schermo ad alta definizione.

I cento nasoni hi-tech porteranno significativi vantaggi, in termini soprattutto di sostenibilità ambientale e di benefici per le tasche dei cittadini: a fronte di un’erogazione prevista di circa 60mila metri cubi di acqua all’anno, si stima infatti un risparmio di 1.800 tonnellate di bottiglie di plastica, pari a 5mila tonnellate di CO2 in meno emesse per la loro produzione, trasporto e smaltimento. Una famiglia tipo di tre persone potrà risparmiare fino a 130 euro all’anno per l’acquisto di acqua minerale.

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