Ssga dal 2021 chiederà conto della diversity razziale ed etnica delle società

17 Set 2020
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State Street Global Advisors punta sulla diversity “razziale ed etnica” delle società in cui investe. Come riportato dalla rassegna sostenibile del 7 settembre (Et.Observer/ 229) in una lettera aperta, Richard F. Lacaille, direttore generale degli investimenti e vicepresidente esecutivo di Ssga ha scritto che, a partire dal 2021, la società «chiederà alle imprese presenti nel suo portafoglio di esporre i propri rischi, obiettivi e strategie in relazione alla diversità razziale ed etnica, e di rendere disponibile agli azionisti la disclosure sul tema».

Inoltre, Lacaille ha messo in guardia dai rischi inerenti alle aziende che non hanno una diversità razziale ed etnica all’interno della loro forza lavoro e della loro leadership, osservando che i gruppi con persone con un background simile tendono ad astenersi dal mettere in discussione punti di vista prevalenti o superati, mentre i team diversificati tendono a essere più redditizi.

Nella lettera, Ssga ha delineato cinque modi in cui le aziende in portafoglio possono mostrare agli azionisti come stanno affrontando il problema: descrivere il ruolo che la diversità gioca nelle pratiche di gestione del capitale umano e nella strategia a lungo termine della società; descrivere gli obiettivi di diversity e come stanno progredendo; fornire misure della diversity all’interno della base di dipendenti e del consiglio di amministrazione della società; illustrare gli obiettivi e la strategia relativa alla rappresentanza razziale ed etnica a livello di consiglio di amministrazione; descrivere come il consiglio di amministrazione svolge il suo ruolo di supervisione della diversity e dell’inclusione.

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