Bce, nel terzo report climatico, -38% intensità di carbonio
La Banca Centrale Europea (Bce) ha pubblicato una nuova rendicontazione legata al clima, in cui evidenzia una riduzione del 38% dell’intensità di carbonio del proprio portafoglio di obbligazioni societarie tra il 2021 e il 2024, pari a 331 miliardi di euro. La Bce ha inoltre fissato un nuovo obiettivo climatico per i portafogli societari detenuti nell’ambito dell’Asset purchase programme (App) e del Pandemic emergency purchase programme (Pepp), puntando a una riduzione media annuale delle emissioni del 7 per cento.
Questo è il terzo report climatico della Bce dal lancio del piano d’azione per il clima nel 2021. L’iniziativa prevede maggiore trasparenza e integrazione dei rischi climatici nella politica monetaria e nei modelli di rischio. A partire dal 2022, la Bce ha iniziato ad includere considerazioni climatiche nel proprio quadro di politica monetaria, introducendo requisiti di disclosure per le garanzie e avviando la decarbonizzazione del portafoglio di obbligazioni societarie.
La riduzione dell’impronta carbonica del portafoglio è stata possibile grazie sia all’azione diretta della Bce, che ha orientato gli acquisti verso aziende con migliori performance climatiche, sia alla riduzione delle emissioni da parte delle stesse aziende emittenti. L’effetto diretto ha inciso per circa il 26% della riduzione complessiva fino al 2024, mentre la parte maggiore deriva dai progressi fatti degli emittenti.
La Bce ha inoltre introdotto un nuovo indicatore per misurare l’esposizione dei portafogli ai settori ad alta dipendenza o impatto sulla natura, rilevando che circa il 30% delle obbligazioni detenute è concentrato nei settori utility, alimentare e immobiliare.
AppBanca centrale europeaBceintensità di carbonioPepprendicontazione