I nuovi ricchi cambiano il futuro del wealth management
La popolazione globale degli Hnwi (high-net-worth individual), gli individui con un patrimonio investibile pari o superiore a 1 milione di dollari Usa, è cresciuta del 2,6% nel 2024. Un contesto favorevole per i tassi di interesse e i rendimenti robusti del mercato azionario Usa hanno contribuito a stimolare la creazione di ricchezza. Il Nord America ha registrato i maggiori incrementi, con la popolazione Hnwi in crescita del 7,3%. Al contrario, Europa, America Latina e Medio Oriente hanno visto diminuire le rispettive popolazioni Hnwi, penalizzate da sfide macroeconomiche.
La nuova generazione di Hnwi cerca società di wealth management allineate alle proprie priorità di investimento: il settore dovrà reinventare le proprie soluzioni con offerte su misura per i nuovi Hnwi, e coinvolgere i consulenti con strumenti digitali avanzati per garantirne la fedeltà.
Questi dati emergono dal World Wealth Report 2025 del Capgemini Research Institute che ha analizzato anche l’impatto del trasferimento generazionale di ricchezza e l’evoluzione delle aspettative delle nuove generazioni di investitori nei confronti dei servizi di wealth management.
Le società di wealth management si stanno infatti preparando a un imponente trasferimento di ricchezza, che porterà al passaggio di 83.500 miliardi di dollari nei prossimi vent’anni, dando origine a una nuova generazione di Hnwi.
«Il grande trasferimento di ricchezza sarà un momento cruciale per il settore. Nonostante la ricchezza globale sia in crescita, l’81% degli eredi intende cambiare società di gestione entro uno o due anni dalla ricezione dell’eredità. Perdere questi clienti rappresenta un rischio significativo – ha dichiarato Dario Patrizi, Financial Services Director di Capgemini in Italia -. Questa nuova generazione ha aspettative molto diverse dai propri genitori, e richiede un cambio di paradigma rispetto alle strategie tradizionali. Le aziende devono anche dotare i consulenti di strumenti digitali avanzati, potenzialmente supportati da intelligenza artificiale generativa o agentica, per ridurre il rischio di perdere sia clienti che dipendenti chiave».
Infatti, la mancanza di supporto da parte delle società di wealth management aumenta la probabilità che i consulenti decidano di cambiare azienda. Il report segnala che un consulente su tre si dichiara insoddisfatto delle capacità digitali della propria azienda, con impatti negativi sulla produttività e la creazione di un divario tecnologico. Inoltre, il 62% dei giovani Hnwi afferma che seguirebbe il proprio consulente se questi cambiasse società. Nel complesso, tutto ciò ha un impatto diretto sulla fidelizzazione, in quanto i consulenti faticano a coinvolgere questi clienti nativi digitali.
Capgemini Research InstituteDario PatriziHnwiwealth management