Icma: probabilmente esclusi i green bond per le armi
L’International Capital Market Association (Icma), attraverso il Comitato esecutivo dei Principi, ha aggiornato a fine giugno il proprio Guidance Handbook (Q&A) confermando la probabile inammissibilità dei progetti di difesa per le obbligazioni verdi, sociali e sostenibili (Gss), sottolineando al contempo il ruolo delle obbligazioni sociali nel sostenere le popolazioni vulnerabili con progetti dedicati in Stati fragili e in conflitto.
La questione, attesissima, è affrontata al paragrafo 2.1.15 (scarica il report in pdf): “I progetti nel settore della difesa possono essere considerati ammissibili ai sensi dei Principi?”
«L’obiettivo della difesa – si legge – non è stato previsto in nessuna delle categorie di progetti ammissibili specificate nei Principi, sebbene la valutazione delle caratteristiche di sostenibilità non sia intrinsecamente incompatibile con gli investimenti in progetti o società nel settore della difesa. Gli investitori che incorporano le linee guida dei Principi nelle loro strategie di investimento incentrate sulla sostenibilità probabilmente escluderanno le obbligazioni Gss che finanziano tali progetti. La produzione o il commercio di armi e munizioni, compresi i materiali paramilitari e le attrezzature militari, ad esempio, sollevano questioni relative alla tracciabilità, alla destinazione finale e all’applicazione dei prodotti, nonché alle restrizioni previste dalla legislazione nazionale e internazionale.
I Principi attribuiscono importanza al sostegno alle popolazioni vulnerabili e l’utilizzo dei proventi dei Social Bond ammissibili include progetti che forniscono sostegno agli Stati fragili e in conflitto attraverso aiuti di emergenza diretti come cibo, alloggi e assistenza sanitaria, che possono essere destinati in particolare ai rifugiati e agli sfollati in fuga da un conflitto o da una crisi.
Essi comprendono anche progetti specifici volti ad alleviare la disoccupazione e le difficoltà delle popolazioni colpite, anche attraverso iniziative di ricostruzione sociale ed economica».
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