Action plan, c’è l’accordo sulla disclosure per gestori e fondi pensione

8 Mar 2019
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Commissione Ue, Parlamento europeo e Consiglio degli Stati membri hanno raggiunto un accordo politico sulle nuove norme in materia di obblighi di informazione relativi agli investimenti sostenibili e ai rischi di sostenibilità. L’accordo dà il via libera al nuovo regolamento che, come si legge in una nota, stabilisce «in che modo i partecipanti ai mercati finanziari e i consulenti finanziari devono integrare i rischi e le opportunità ambientali, sociali o di governance (Esg) nei loro processi, nell’ambito del loro dovere di agire nel migliore interesse dei clienti». A questo si associa la definizione di «norme uniformi sul modo in cui i partecipanti ai mercati finanziari dovrebbero informare gli investitori in merito alla loro conformità con l’integrazione dei rischi e delle opportunità Esg».

Le misure concordate fanno parte del pacchetto presentato dalla Commissione il 24 maggio 2018 (vedi l’articolo Bruxelles, ecco le prime proposte di legge dell’Action Plan) nell’ambito dell’Action plan on sustainable finance, insieme alle norme UE per la creazione di parametri di riferimento per le strategie di investimento a basse emissioni di carbonio concordate il 25 febbraio dal Parlamento europeo e dagli Stati membri (vedi la news Action Plan, ecco le label Ue per aziende e portafogli sostenibili).

Il nuovo regolamento si basa su tre pilastri principali:

  1. Eliminazione del greenwashing;
  2. Neutralità normativa. Le norme introducono una serie di strumenti di divulgazione che devono essere applicati allo stesso modo da diversi operatori dei mercati finanziari e la neutralità sarà garantita dalle autorità europee di vigilanza europee (ESAs);
  3. Parità di condizioni. Il regolamento sarà rivolto ai diversi settori dei servizi finanziari: fondi di investimento; prodotti di investimento basati su assicurazioni; fondi pensione, gestione di portafogli individuali.

A questo accordo politico seguiranno ulteriori lavori tecnici, in modo che il Parlamento europeo e il Consiglio possano adottare formalmente i testi definitivi.

 

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