La proposta di Tassa sulle transazioni finanziarie arriva nella stanza dei bottoni

13 Lug 2017
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Il 10 luglio è stata consegnata ai capi di Stato e di governo di Austria, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna  una lettera che propone l’introduzione di una Tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf) di un importo compreso compreso tra lo 0,1% e lo 0,01% sulla compravendita di azioni e derivati.

L’obiettivo di questa proposta è quello di liberare dei capitali a favore dell’economia reale, scoraggiando al contempo la speculazione a breve termine.

L’idea di introdurre la Ttf è in discussione ormai da diverso tempo e proviene dalla società civile. La proposta è stata sottoscritta da economisti e accademici, tra i quali lord Adair Turner, ex chairman della Financial Services Authority (la Consob britannica), Avinash Persaud, presidente di Intelligence Capital Limited ed ex capo della divisione Currency and Commodity Research di JP Morgan.

Tra gli italiani hanno aderito Ugo Biggeri, presidente di Banca Popolare Etica, Luca Mattiazzi, direttore generale di Etica SgrAndrea Baranes, presidente di Fondazione Finanza Etica.

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