Welfare Index, triplicano le Pmi “molto attive”

27 Mar 2019
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«Il welfare aziendale è vincente se è un progetto d’impresa che parte dall’ascolto delle esigenze dei dipendenti; gli imprenditori che attivano una strategia coerente e prolungata nel tempo, per il benessere e la soddisfazione dei lavoratori e delle loro famiglie, dichiarano di avere un impatto positivo sulla produttività e anche sulla comunità; tra le aziende aumenta la consapevolezza che benessere sociale e risultati di business crescono di pari passo». Sono le principali evidenze del Rapporto 2019 – Welfare Index PMI, promosso da Generali Italia con la partecipazione delle maggiori confederazioni italiane (Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato e Confprofessioni), che per il quarto anno ha analizzato il livello di welfare in 4.561 piccole medie imprese italiane (più che raddoppiate rispetto al 2016) superando nei tre anni le 15.000 interviste.

Secondo il rapporto, oggi 1 impresa su 2 è attiva in almeno quattro aree di welfare aziendale. Triplicate in quattro anni le imprese molto attive (in almeno 6 aree) che oggi sono il 19,6 per cento.

Interessante come il 63,4% dichiari che l’importanza degli obiettivi sociali è aumentata negli ultimi 2-3 anni.

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