ECPI rende disponibili i panieri e serie di dati

Trasparenza Esg in un nuovo formato

10 Ott 2018
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Elemento chiave dell’attività della società è il modello proprietario di ricerca che, sulla base di indicatori di performance Esg, determina il profilo di sostenibilità di un emittente, sia esso una società o un Paese

Ecpi impone un salto, in termini di trasparenza, al mondo degli indici Esg (Environmental, social and governance). La società di ricerca e indici Esg ha cambiato veste grafica al suo sito web, online da settembre, e ha reso accessibili agli utenti i componenti dei propri panieri, nonché tutta una serie di informazioni aggiornate sugli stessi. Contestualmente ha aggiunto un nuovo livello di trasparenza e fruibilità. Elemento chiave dell’attività della società è il modello proprietario di ricerca che, sulla base di indicatori di performance Esg, determina il profilo di sostenibilità di un emittente inserito all’interno di un indice, sia esso una società o un Paese.

COMPANY RATING

Sul fronte societario è possibile accedere, così, ai dati su oltre 4mila aziende sottoposte allo screening effettuato da Ecpi, basato soltanto su informazioni pubbliche, rese disponibili dagli emittenti stessi, da data provider o media specializzati. L’obiettivo di Ecpi è, come sottolineato sul sito, «tradurre informazioni perlopiù qualitative in indicatori quantitativi assegnando così a ciascun emittente un punteggio e un rating».

La metodologia Ecpi si basa su oltre 80 indicatori, suddivisi in otto categorie racchiuse (quattro e quattro) all’interno di due sezioni: una dedicata alle tematiche ambientali (tra cui le policy e la strategia, il management, il processo di produzione), e una a quelle relative agli altri due fattori dell’Esg, “social” e “governance” (capitale umano, mercati, corporate governance e azionisti). Tramite gli 80 indicatori, dunque, ciascun emittente riceve un punteggio e un rating su una scala di nove livelli che va da F a EEE. La metodologia Esg standard di Ecpi esclude dall’universo investibile soltanto le società con rating “F”, ma «livelli minimi di rating più alti possono essere stabiliti ad hoc per indici o prodotti specifici».

Fonte: grafico tratto dal sito web Ecpi – Ecpigroup.com

COUNTRY RATING

Come si legge sul sito, lo screening di sostenibilità Ecpi è applicato anche agli emittenti governativi. In questo caso, il provider mantiene l’obiettivo di garantire la presenza di emissioni pubbliche in linea con gli standard Esg individuati anche da Trattati, Regolamenti e Convenzioni internazionali in aree come i diritti umani, la lotta all’inquinamento e alla corruzione. Ecpi verifica, a questo proposito, i governi sulla base della “Regulation” ossia il livello di conformità a trattati e best-practice internazionali; e sulla “implementation”, l’implementazione, appunto, di tali standard all’interno della normativa nazionale. L’assegnazione del rating, che va da F a EEE, avviene su quattro livelli.

TRE SERVIZI DI SOSTENIBILITÀ

Ecpi, forte di 17 anni di esperienza in ambito Esg, offre anche tre servizi di ricerca accessibili in una sezione dedicata della piattaforma online: l’Esg portfolio screening, l’Esg controversies monitor e l’Esg controversies radar. Per mezzo dello screening Esg l’investitore è in grado di monitorare sia l’esposizione ai rischi Esg di un portafoglio, sia l’aderenza alle proprie linee guida di investimento sostenibile. Un sample report, disponibile sul sito, indica i rating assegnati ai singoli emittenti che compongono il portafoglio specifico e il punteggio in relazione al benchmark di riferimento (vedi esempio). Un altro livello di analisi è dedicato alla valutazione delle controversie Esg sulla base di un monitoraggio quotidiano di informazioni provenienti da fonti accreditate quali media e Ong. Nel caso in cui un’emittente presenti criticità su questo fronte viene inserita all’interno delle “Ecpi blacklists”, basate sui 10 Principi Fondamentali del UN Global Compact su diritti umani, standard lavorativi, protezione dell’ambiente e pratiche anti corruzione. Infine, il database Ecpi tiene traccia delle società che potrebbero essere coinvolte in “settori controversi”, quali il tabacco, l’alcol o il gioco d’azzardo e, sulla base dei rischi Esg o delle singole linee guida di investimento di uno specifico investitore, opera uno screening che consente di verificare periodicamente che l’universo investibile sia coerente con i parametri di sostenibilità.

 

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