Ecco il nuovo Sfdr. Pubblicata la proposta di revisione
È arrivata ieri, con un giorno di ritardo rispetto alla data fatta filtrare da Bruxelles, la proposta di revisione del Sfdr. In precedenza, si era parlato del 19 novembre (giorno che coincideva con salone.SRI). Gli emendamenti sostanziali del Regolamento erano già oggetto di analisi da parte degli operatori del mercato.
La Commissione conferma la narrativa con cui ha impostato i precedenti interventi sulla sostenibilità: semplificazione a favore della competitività del sistema.
Le norme modificate, si legge infatti nella nota della Commissione, forniranno agli investitori «informazioni più semplici e fruibili, consentendo loro di compiere scelte più consapevoli. I fornitori di prodotti finanziari vedranno ridursi gli obblighi di informativa, con conseguente riduzione dei costi. Nel loro insieme, le modifiche odierne rafforzeranno il ruolo di primo piano dell’Ue nella finanza sostenibile e la competitività del suo settore finanziario. Inoltre, faciliteranno una maggiore partecipazione degli investitori al dettaglio ai mercati dei capitali dell’Ue, in linea con gli obiettivi dell’Unione del risparmio e degli investimenti (SIU), e contribuiranno a stimolare il flusso di fondi verso obiettivi sostenibili».
Il regolamento Sfdr è stato adottato nel novembre 2019 ed è in vigore dal marzo 2021. Il regolamento è integrato da un regolamento delegato della Commissione adottato nell’aprile 2022 che ha aggiunto dettagli tecnici ed è entrato in vigore nel gennaio 2023.
La proposta attuale rivede il quadro di informativa e definisce le caratteristiche essenziali delle categorie di prodotti Esg proposte e del quadro di vigilanza. Inoltre, conferisce alla Commissione il potere di elaborare una serie limitata di norme di attuazione per integrare questi elementi chiave con requisiti più tecnici.
La proposta della Commissione sarà ora sottoposta al Parlamento e al Consiglio per la deliberazione.
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