Action plan circular, via libera ai fertilizzanti organici

16 Gen 2019
In breve Commenta Invia ad un amico

Le istituzioni europee hanno trovato un accordo sulle nuove norme Ue sui fertilizzanti proposte dalla Commissione nel 2016. Lo scorso dicembre, i negoziatori del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione hanno raggiunto un accordo politico preliminare sulla proposta formulata dalla Commissione a marzo 2016, basata sul Circular economy Action plan del 2015.

Le nuove norme apriranno il mercato unico dell’Unione a nuovi fertilizzanti organici, definendo le condizioni alle quali questi potranno accedervi. Il regolamento fornirà norme comuni in materia di sicurezza, qualità e requisiti di etichettatura. Saranno inoltre introdotti nuovi limiti per il cadmio e altri contaminanti nei fertilizzanti fosfatici.

I fertilizzanti prodotti da materiali organici non rientrano nel campo di applicazione dell’attuale regolamento, e il loro accesso al mercato unico dipende dal riconoscimento reciproco tra Stati membri, spesso difficile da ottenere a causa di norme nazionali divergenti. Questi prodotti hanno quindi uno svantaggio competitivo che ostacola l’innovazione e gli investimenti nell’economia circolare. «Secondo le stime – si legge nel comunicato della Commissione –, se venissero riciclati più rifiuti organici, si potrebbe sostituire fino al 30% di fertilizzanti non organici. Attualmente l’Ue importa circa 6 milioni di tonnellate di fosfati all’anno, ma potrebbe sostituire fino al 30% di questo totale mediante estrazione di fanghi di depurazione, rifiuti biodegradabili, farina di carne e ossa o letame».

L’accordo politico preliminare raggiunto dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione è stato confermato dai rappresentanti degli Stati membri ed è ora oggetto di approvazione formale da parte del Parlamento europeo e del Consiglio. Il regolamento sarà quindi direttamente applicabile in tutti gli Stati membri e diventerà obbligatorio nel 2022.

La Commissione ha inoltre presentato di recente una nuova strategia per la bioeconomia, come annunciato dal presidente Juncker e dal primo vicepresidente Timmermans nella lettera di intenti che accompagna il discorso sullo stato dell’Unione 2018.

0 commenti

Lascia un commento