Algebris parte dal seme, per arrivare all’albero degli Esg

21 Gen 2020
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Algebris Investments punta sul rispetto dell’ambiente, ma resta prigioniera nella complessa foresta della sostenibilità. La società del finanziere Davide Serra, firmataria dei Principles for  Responsible investment delle Nazioni unite (UnPri) dallo scorso luglio (in quota Uk, non italiana), si dichiara «fortemente impegnata a sostegno della lotta contro la crisi climatica e ha un ruolo attivo nel dibattito sulla sostenibilità». In un comunicato diffuso ieri, Algebris ha dichiarato di aver «avviato il proprio progetto di compensazione delle emissioni di carbonio, con cui mira a ridurre a zero le emissioni prodotte dall’intero Gruppo. A questo scopo, Algebris si impegna a piantare 25mila alberi nei prossimi 3 anni e 20 alberi per ogni dipendente in futuro. Lo scorso dicembre sono stati acquistati circa 18mila semi e la piantumazione è già iniziata».

Piantare alberi (o, come in questo caso, semi) rientra, come giustamente riporta il comunicato, tra le attività di compensazione. Per quanto encomiabile, è un approccio ancora lontano da una vera integrazione della sostenibilità nella struttura e nelle policy di investimento.

Il progetto è svolto in collaborazione con Hakuna Matata, «l’associazione no profit – si legge ancora nel comunicato – fondata da Davide Serra e dalla moglie». Il nome di questa moglie, Anna, si può leggere sul sito di Hakuna Matata,  ma non è riportato sul comunicato, e neanche sul paper in cui si descrive l’iniziativa. Altro indicatore di come, per fare la sostenibilità, non bastino il seme e nemmeno l’albero.

Iniziativa positiva, dunque, ma in lieve ritardo sulla strategie di investimento messe in campo da molte società di gestione (anche in Italia) che hanno superato da tempo la fase “rispetto per l’ambiente” e hanno identificato la sostenibilità all’interno del più ampio e complesso settore delle strategie di investimento.

Algebris, in realtà, conferma di aver già avviato l’incorporazione di «un approccio esclusivo e inclusivo nel processo di investimento, sviluppando da un lato una struttura interna di ricerca in ambito Esg e, dall’altro, mettendo in atto un processo di analisi selettiva delle società presenti nei propri portafogli di investimento». È su questi sviluppi che vale la pena impegnarsi per giocare la partita della sostenibilità.

 

 

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