Antitrust /1: «In Italia cresce la disuguaglianza«»

19 Giu 2015
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L’Italia è un baluardo di diseguaglianza sociale. Si tratta di uno degli allarmi che emerge dalla relazione del presidente Giovanni Pitruzzella, nella relazione annuale dell’Antitrust. «Secondo una recente analisi dell’Istituto per l’economia mondiale
(Ifw) di Kiel – si legge nella relazione -, l’Italia ha una situazione peculiare. Non considerando l’intervento dello Stato, ossia l’effetto redistributivo delle tasse e della spesa, l’indice di Gini (che misura la diseguaglianza) è passato da 0,42 a 0,53 da metà degli anni ottanta al 2010 (l’indice è compreso tra 0, se l’eguaglianza è totale, e 1 nel caso in cui la ricchezza è concentrata in una sola persona). Negli Usa (dove i pericoli delle diseguaglianze sono all’ordine del giorno), l’indice pre-welfare è 0,48. Questo significa che in Italia la struttura economica, almeno fino al 2010, ha creato grandi zone di privilegio: invece del mercato aperto sono prevalse le rendite di posizione».

 

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