Consiglio Ue raggiunge accordo sui rating Esg

18 Gen 2024
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Il 20 dicembre 2023 il Consiglio Europeo ha raggiunto un accordo sul mandato negoziale sulla proposta di regolamento dei rating Esg. Le nuove norme sono «volte a rafforzare l’affidabilità e la comparabilità dei rating Esg attraverso il miglioramento della trasparenza e dell’integrità delle operazioni dei fornitori di rating Esg, rendendo i rating più comparabili e prevenendo potenziali conflitti di interesse». L’obiettivo è rafforzare la fiducia degli investitori nei prodotti sostenibili. In base alle norme proposte, i fornitori di rating Esg saranno vigilati e dovranno rispettare gli obblighi di trasparenza di Esma, in particolare per quanto riguarda la metodologia utilizzata e le fonti delle informazioni, così da prevenire e gestire i conflitti di interesse.

Nell’accordo vengono chiarite le circostanze in cui i rating Esg rientrano nell’ambito di applicazione del regolamento, fornendo dettagli sulle possibili esenzioni. I fornitori di rating Esg che vogliono operare nell’Ue dovranno rispettare determinati requisiti e ottenere un’autorizzazione dall’Esma. Viene inoltre introdotto un regime di registrazione semplificato e facoltativo della durata di tre anni per i piccoli fornitori di rating Esg. Al momento dell’uscita dal regime temporaneo, questi piccoli fornitori di rating Esg dovranno però tornare a rispettare tutte le disposizioni del regolamento.

Sulla separazione delle attività commerciali, il Consiglio ha introdotto la possibilità per i fornitori di rating Esg di «non disporre di un soggetto giuridico distinto per determinate attività, a condizione che vi sia una chiara distinzione tra le attività e che siano messe in atto misure per evitare conflitti di interesse». La deroga non è però applicabile alle attività di consulenza o di audit fornite ai soggetti valutati.

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