ET.Analist/ BlueBay Am: «Nelle società Esg il valore cresce nel lungo periodo»

9 Feb 2021
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ET.Analist è lo spazio in cui ETicaNews raccoglie i contributi di analisti, asset manager e studiosi che fanno il punto su temi specifici del mondo della finanza sostenibile. Nell’ultimo numero (Finanza Sri, ultimi report degli analisti/ 21) David Riley, Chief Investment Strategist, BlueBay Asset Management nel documento “Investimenti sostenibili, un trend secolare rafforzato dalla pandemia” riprende un’indagine di Rbc Global Asset Management, secondo cui il 75% degli investitori integra i fattori Esg nel proprio approccio e nelle proprie decisioni di investimento, sebbene gli Usa siano in ritardo da questo punto di vista rispetto alle altre aree (65% contro il 94% dell’Europa e il 72% dell’Asia). Nonostante questo sviluppo persiste, tra gli investitori, il timore di rendimenti più bassi.

Una visione «poco lungimirante», secondo Bluebay, dal momento che l’integrazione Esg consente di individuare le società con le migliori prospettive di creazione di valore nel lungo periodo. Questo è confermato dai dati, in particolare se ne è avuto evidenza durante il sell-off innescato dal Covid-19 nel primo trimestre 2020, quando le strategie Esg nel complesso hanno registrato ribassi minori rispetto agli indici più ampi di mercato. Per questo motivo «integrare in modo efficace i fattori Esg nel processo di investimento può migliorare i rendimenti aggiustati per il rischio».

Oggi governi, banche centrali e asset owner stanno congiuntamente promuovendo gli investimenti sostenibili, ma la crescita della domanda, con cui si è risposto con una una crescente offerta di obbligazioni Esg e green bond, in assenza di standard ampiamente accettati ha fatto emergere il rischio “greenwashing” e “social washing”. Questo rischio, sottolinea Bluebay, evidenzia «l’importanza della ricerca proprietaria, dell’engagement con il management e di un approccio attivo agli investimenti come gli strumenti più efficaci per integrare i criteri Esg e rispondere alla domanda di investimenti responsabili da parte degli investitori finali». Per questo motivo la società si aspetta che, nei prossimi decenni, siano premiati gli investitori in grado di individuare le società, i settori e i Paesi che beneficeranno del passaggio a un’economia a basse emissioni e che sono resilienti nei confronti dei rischi fisici e di transizione legati al cambiamento climatico.

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