ET.Analist/ Credit Suisse: «II ruolo dei catalizzatori politici nell’integrazione Esg»

16 Mar 2021
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ET.Analist è lo spazio in cui ETicaNews raccoglie i contributi di analisti, asset manager e studiosi che fanno il punto su temi specifici del mondo della finanza sostenibile. Nell’ultimo numero (Finanza Sri, ultimi report degli analisti/ 22Michael Strobaek, Global Chief Investment Officer, Nannette Hechler-Fayd’herbe, Chief Investment Officer – International Wealth Management e Jessie Gisiger, Head of Credit Strategy and Investment Themes di Credit Suisse nel documento “ESG Integrated” concentrano l’attenzione su come si sia evoluta la finanza green nell’ultimo anno, conquistando il centro dei piani di spesa fiscale e di recupero messi in atto in risposta alla pandemia Covid-19.

Secondo gli autori, il forte impulso normativo e fiscale negli Stati Uniti, in Europa e in Cina ha alimentato la tendenza globale verso l’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (Esg) a ogni livello di attività economica: consumo, produzione e investimento. A questo proposito, i dati della Global Sustainable Investment Alliance, riportano come gli investimenti sostenibili siano più che raddoppiati in volume negli ultimi cinque anni. Nello stesso periodo l’investimento a impatto è cresciuto ancora più velocemente. E per questo motivo si assiste a uno spostamento verso gli Esg anche da parte degli investitori tradizionali. A questo si sommano, come detto, i catalizzatori politici. La nuova amministrazione statunitense, sostenuta da un Congresso controllato dai democratici, si è mossa rapidamente per ritornare all’accordo di Parigi sul clima; e l’Europa ha confermato da tempo una forte attenzione per la transizione verde con il 30% dei 750 miliardi di euro del Recovery Fund indirizzati agli investimenti sostenibili (sotto l’egida della Tassonomia). Nel frattempo, anche in Cina si sta sviluppando un’ambiziosa politica di sostenibilità.

Combinando gli elementi chiave della House View di Credit Suisse, con le priorità tematiche nell’investimento Esg che emergono da questi “catalizzatori”, la società ha sviluppato un insieme di idee che possono aiutare gli investitori a spostare gradualmente i loro portafogli verso portafogli multi-asset che possono avere una solida performance, sia sulle tradizionali metriche di performance finanziaria sia su quelle Esg. CreditSuisse ha ribattezzato questo insieme di idee “ESG Integrated”, e lo ha inserito nelle proprie Signature Convictions. Si tratta di 10 punti che la società si impegna ad aggiornare “continuamente” insieme alle modifiche della House View e/o alle novità Esg. In generale CreditSuisse intende: 1) mantenere al minimo il contante in eccesso, considerando investimenti a impatto come la microfinanza. Sul fronte del reddito fisso si impegna a 2) puntare su obbligazioni societarie dei mercati emergenti Esg e su 3) obbligazioni Esg con struttura subordinata (ibridi, convertibili), che offrono un miglioramento del rendimento; la società poi vuole guardare ai supertrend 4) del cambiamento climatico e delle 5) Infrastrutture sostenibili oltre ai 6) Leader Esg negli Emerging Markets 7) e la sua Top25 Esg. Mentre sul fronte degli investimenti alternativi Credit Suisse punta su 8) Impact private equity e fondi hedge alfa sostenibili, 9) Immobili green e 10) materie prime del futuro.

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