ET.Analist/ Edmond de Rothschild Am: «In Cina l’obiettivo è la sicurezza energetica»

29 Apr 2021
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ET.Analist è lo spazio in cui ETicaNews raccoglie i contributi di analisti, asset manager e studiosi che fanno il punto su temi specifici del mondo della finanza sostenibile. Nell’ultimo numero (Finanza Sri, gli ultimi report degli analisti/ 23Kevin Net, Fund Manager International Equities di Edmond de Rothschild Asset Management, nel documento “La rivoluzione ambientale è in Cina e negli Emergenti” sostiene che la scelta della Cina di raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2060 (con un anticipo di 40 anni rispetto alle previsioni degli esperti) seppure si configuri come un obiettivo lontano nel tempo sarà in grado di generare «significative ripercussioni nel presente».

Secondo Net già in materia di energie rinnovabili e veicoli elettrici si rifletterà su un’accelerazione dello scostamento dai combustibili fossili, che attualmente rappresentano l’85% del mix energetico di Pechino. Nel 2020 il Paese ha toccato un livello record nella produzione di energia rinnovabile, con 120GW di capacità in più (72GW eolico e 48GW solare), ma per raggiungere la neutralità dal carbonio la quota di combustibili fossili deve scendere al 20 per cento.

Lo scorso settembre il presidente Xi ha colto l’occasione del Climate Ambition Summit per dettagliare la tabella di marcia verso la neutralità del carbonio: la Cina mira a raggiungere il “picco del carbonio”, cioè il suo massimo livello di emissioni di gas serra, entro il decennio in corso e fissando tre obiettivi intermedi per il 2030: ridurre le emissioni di CO2 per unità di PIL al 65% rispetto ai livelli del 2005; contenere la quota di combustibili fossili all’interno del mix energetico al di sotto del 75%; raggiungere almeno 1200GW di capacità solare ed eolica installata.

Lo sviluppo dei veicoli elettrici, invece, dovrebbe aiutare a ridurre la domanda di petrolio in Cina (il 45% è legato al settore dei trasporti). La Cina conta già a oggi per il 50% delle vendite globali di veicoli elettrici ed il Consiglio di Stato ha recentemente adottato un piano di sviluppo per il settore, fissando obiettivi specifici come ad esempio quello in base a cui i veicoli elettrici raggiungeranno la quota del 20% delle vendite di auto nuove entro il 2025 e il 50% entro il 2035. Tutti obiettivi legati anche alle infrastrutture di ricarica. Edmond de Rothschild interpreta l’attuale focus sulle rinnovabili come una spinta in direzione della sicurezza energetica: ridurre l’importazione di petrolio, mettere a frutto l’imponente catena di approvvigionamento destinata all’energia solare nel corso dell’anno, e sostenere la tecnologia rinnovabile che, nel segmento dei veicoli elettrici, potrebbe rappresentare il prossimo capitolo della guerra commerciale USA-Cina. La Cina ha assunto una leadership in questa fase iniziale, sottolineano gli analisti, «quasi due terzi dei pannelli solari sono fatti in Cina, il Paese ha già iniziato a costruire una catena di approvvigionamento completamente interna per quanto riguarda I veicoli elettrici, che potrebbe eventualmente consentire a Pechino di affrontare il mercato delle esportazioni».

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