ET.Analist/ GAM: «Covid-19 riprogramma le priorità dei consumatori del lusso»

16 Lug 2020
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ET.Analist è lo spazio in cui ETicaNews raccoglie i contributi di analisti, asset manager e studiosi che fanno il punto su temi specifici del mondo della finanza sostenibile. Nell’ultimo numero (Finanza Sri, ultimi report degli analisti/ 17) Swetha Ramachandran, Investment Manager, fondo GAM Global Luxury Brands, nell’analisi “Il lato sostenibile del lusso” sottolinea come in questo momento i marchi del lusso siano spinti a riformulare la propria value proposition in quanto «la fiducia dei consumatori e la reputazione (…) dipendono dalla percezione che saranno in grado di trasmettere in questa fase».

Ultimamente l’impronta ambientale è stata al centro dell’attenzione, mentre la responsabilità sociale dei marchi di lusso, «almeno finora, è un aspetto che è stato messo in secondo piano». La pandemia Covid-19 ha ribaltato le priorità del settore e portato «in primo piano l’elemento sociale dei fattori Esg». Soprattutto nel lusso si assiste a una scelta da parte dei consumatori che «sentono di condividere valori e aspirazioni con il marchio». In particolare le nuove generazioni, i millennial e la generazione Z, virano verso marchi che hanno uno scopo sociale, come rilevato anche da uno studio Havas del 2019 da cui è emerso che questo è valido per il 77% dei consumatori intervistati. «La pandemia sta accelerando le tendenze già esistenti e i sondaggi più recenti mostrano che i consumatori si aspettano che i marchi facciano la loro parte durante la crisi», scrive Gam.

In particolare il lato Social è legato al mantenimento dei posti di lavoro a fronte della frenata nel fatturato dovuta alla crisi. Gam si aspetta che questa crisi abbia un impatto duraturo sul settore in quanto ha semplicemente accelerato cambiamenti già in atto. «Dopo la pandemia, i consumatori saranno più attenti alla sostenibilità e questo potrebbe favorire, rispetto ai marchi usa-e-getta, quelli più duraturi che conquisteranno quindi quote di mercato». La crisi ha dimostrato anche come i tre fattori Esg non possano essere considerati separatamente.

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