ET.Analist/ Lombard Odier IM: «Il 2021 all’insegna dell’economia Clic»

21 Gen 2021
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ET.Analist è lo spazio in cui ETicaNews raccoglie i contributi di analisti, asset manager e studiosi che fanno il punto su temi specifici del mondo della finanza sostenibile. Nell’ultimo numero (Finanza Sri, ultimi report degli analisti/ 21) Christopher Kaminker, PhD Head of Sustainable Investment Research & Strategy; Kristina Church, Head of Clic (Sustainable) Solutions; e Thomas Höhne-Sparborth, PhD, Senior Sustainability Analyst di Lombard Odier IM, nel documento “La transizione sostenibile verso un’economia Clic” affermano che la sostenibilità resterà una delle «una delle nostre principali conviction e il più grande driver di rischi e rendimenti futuri» anche nel 2021.

A questo proposito la società sostiene l’importanza di individuare le aziende più preparate e in grado di adattarsi alle sfide future in materia di sostenibilità, dalla transizione verso le net zero emission, alla circolarità alla resilienza della supply chain. Secondo gli esperti negli ultimi mesi si è assistito a un’accelerazione verso gli obiettivi di sostenibilità in tutto il mondo e «il Green Deal dell’Unione europea è fortemente incentrato su strategie che sono sinonimo di CLIC™, come economia circolare, decarbonizzazione e attenzione all’ambiente». Per questo motivo nel nuovo anno si assisterà allo sviluppo di questi elementi a cui andrà a sommarsi il «Carbon Border Adjustment».

Il focus si manterrà ancora sull’ambiente, con particolare attenzione al tema della biodiversità anche alla luce di iniziative come la Convention sulla Diversità Biologica (Cbd), la Cop15, che si terrà a maggio in Cina, e gli approfondimenti sul framewok per la Task Force Nature-related Financial Disclosures (Tnfd) e una nuova tassa sui materiali plastici promossa nell’Ue. Lombard Odier evidenzia anche come la pandemia abbia messo in luce la «stretta correlazione tra l’inquinamento atmosferico e le zoonosi presenti nell’aria», portando quindi nuova forza alle istanze della sostenibilità. A questo si associa una conseguenza legata agli spostamenti nel new normal post-pandemia: la maggiore flessibilità nei modelli di lavoro, porterà a una potenziale riduzione del numero delle persone che circolano nelle aree urbane.

«Sul lungo periodo, questi fattori potrebbero avere un impatto drammatico non solo sul settore dei trasporti, ma anche nel mondo retail, tempo libero e immobiliare in molte regioni del mondo». Non mancheranno le opportunità identificate nell’analisi sull’esposizione delle aziende all’economia “Clic”, che contribuirà anche a identificare quelle più esposte ai rischi di transizione, e le società più preparate a far tesoro dei nuovi trend che operano in settori che vanno dall’energia pulita, alla micromobilità e mobilità elettrica, alle infrastrutture e gli edifici green, circular-bio economy e l’e-health. In ultimo anche l’elezione di Joe Biden alla presidenza degli Stati Uniti è un indicatore positivo per l’economia Clic in quanto, questa scelta, potrà determinare « una crescita degli investimenti in tecnologie e infrastrutture verdi negli Stati Uniti», a partire dal piano “Build Back Better” annunciato dai democratici a luglio 2020.

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