I benefici “circolari” secondo l’Agenzia Europea per l’ambiente

19 Feb 2016
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L’Agenzia Europea per l’Ambiente (Eea) ha recentemente pubblicato un rapporto dal titolo “Circular economy in Europe – Developing the knowledge base,” a supporto del pacchetto normativo sull’economia circolare presentato dalla Commissione Europea.

Il rapporto richiama l’attenzione sui benefici e sulle sfide derivanti dalla transizione dall’economia tradizionalmente intesa ad un’economia basata sul principio della circolarità, presentando anche ipotesi di monitoraggio di questo processo di transizione, ed evidenziando le aree in cui è richiesta maggiore attenzione da parte della ricerca e della politica al fine di trasformare questo concetto in realtà.

L’Eea calcola anche i potenziali benefici ambientali ed economici di questa transizione: si parla ad esempio di una possibile riduzione di circa 424-617 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2030 ottenuta grazie a una migliore gestione del riciclo dei rifiuti urbani e da imballaggio e grazie a una riduzione dello smaltimento in discarica. Benefici che possono essere misurati anche in riduzione dei costi, come il risparmio di 340-630 miliardi di dollari sul costo delle materie prime che l’adozione di un approccio “circolare” potrebbe portare ogni anno nelle casse delle industrie europee che producono beni durevoli complessi.

 

 

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