Il primo bilancio sociale della Fidal

16 Feb 2015
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Per la prima volta Fidal, Federazione Italiana di Atletica Leggera, ha presentato il proprio Bilancio Sociale, un progetto curato dalla prof.ssa Cristiana Buscarini, approvato nel Consiglio Federale di giugno 2014 e riferito, in questa edizione, all’anno 2013. Si tratta di uno strumento di approfondimento delle attività della Federazione, e del loro impatto nella comunità di riferimento. Dal corposo documento (120 pagine di analisi) emerge una buona attenzione ai188.608 tesserati, attraverso una capillare offerta di servizi (assistenza sanitaria, assicurativa, logistica, tecnica, etc.). L’associazionismo sportivo è così al centro del sistema, così come la sportività e la sana competizione sono i principi ispiratori della Carta Etica, documento che promuove comportamenti leali e rispettosi degli atleti nei confronti dell’avversario e di se stessi. Valori che trovano piena risonanza in progetti quali il Mennea Day, o la partnership con Libera. Il Bilancio Sociale Fidal 2013, il primo del quadriennio olimpico 2013-2016, è un punto di partenza, una fotografia dello stato dell’arte di una Federazione ora più consapevole dei propri punti di forza e di debolezza, così come delle criticità da risolvere.

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