Il Sustainability Manager è la 5° professione più ricercata in Italia

27 Gen 2023
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Il Sustainability Manager è la 5° professione più ricercata in Italia secondo LinkedIn. Il social dedicato al mondo del lavoro ha analizzato i trend in ascesa nel mercato del lavoro negli ultimi cinque anni, in un lasso di tempo che va da gennaio 2017 a luglio 2021. E ha stilato la classifica dei 25 lavori in più rapida crescita, basata sull’esame di milioni di posizioni lavorative sulla piattaforma.

Il lavoro più ricercato in Italia è l’ingegnere robotico. Completano il podio l’ingegnere del machine learning e il cloud architect. Entrano nella top ten dell’elenco anche l’ingegnere dei dati al 4° posto, il Sustainability Manager al 5°, il consulente di data management al 6°, l’analista delle risorse umane al 7°, il talent acquisition specialist all’8°, il software account executive al 9°, e il cyber security specialist al 10°.

Per ogni professione, LinkedIn fornisce anche informazioni sulla media degli anni di esperienza richiesti, sulle competenze necessarie, sui settori più rappresentati e su una serie di altri dati, come la percentuale di posizioni che consentono di svolgere quel lavoro da remoto. Inoltre, mette a disposizione le offerte di lavoro attualmente aperte per ogni professione.

Per quanto riguarda il Sustainability manager, il social spiega che il manager della sostenibilità si occupa di supervisionare l’implementazione delle strategie di sostenibilità durante un progetto o per l’intera azienda. Le competenze più diffuse sono la rendicontazione di sostenibilità, la responsabilità sociale d’impresa, e il Life cycle assessment. I settori più rappresentati sono la consulenza direzionale, i servizi ambientali, le rinnovabili e l’ambiente. L’attuale distribuzione per genere vede le donne al 63,77% contro il 36,23% degli uomini. In media servono 7,7 anni di esperienza prima di poter assumere questo ruolo. I ruoli principali ricoperti in precedenza sono: Project manager, Addetto all’assistenza dei clienti, Responsabile ambiente, salute e sicurezza. Infine, per quanto riguarda la possibilità di lavorare da remoto, LinkedIn ha registrato solo il 4 per cento.

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