Il Teg pubblica la relazione finale sui climate benchmark

3 Ott 2019
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Una serie di requisiti minimi per la metodologia dei nuovi Climate benchmark dell’Unione europea. Il 30 settembre il Teg (Technical expert group), ossia il gruppo di stakeholder incaricato di coadiuvare la Commissione Ue nella definizione dell’Action plan sulla finanza sostenibile, ha pubblicato la relazione finale sulla metodologia dei benchmark climatici dell’Unione europea.

Un primo documento era stato pubblicato a giugno, insieme ai report sulla tassonomia e a quello sui green bond ma, nel caso dei climate benchmark, si era trattato di un interim report che è stato poi sottoposto a una consultazione durata sei settimane. Ed è proprio alla luce della consultazione che il Teg ha pubblicato, nei giorni scorsi, il report finale. I requisiti stabiliti dal gruppo di esperti «servirebbero ad aiutare gli investitori che desiderano adottare strategie di investimento attente al clima a prendere decisioni informate», si legge nel comunicato con cui la Commissione ha dato notizia del nuovo report.

L’introduzione alla nuova metodologia risale al febbraio scorso, quando gli attori europei (Parlamento e Stati membri) hanno convenuto di modificare il regolamento (UE) 2016/1011, introducendo due tipi di benchmark climatici di riferimento : l’EU Climate Transition e l’EU Paris-aligned.

La nuova metodologia dovrebbe inoltre contribuire a tutelare le parti in gioco dal rischio greenwashing e, nel documento, si fa riferimento anche a «una serie di obblighi di informativa ambientale, sociale e di governance (ESG) per gli amministratori di riferimento, compresa la divulgazione dell’allineamento all’accordo di Parigi».

La relazione finale servirà da base per l’elaborazione degli atti delegati da parte della Commissione europea. Il progetto di atto delegato sarà poi oggetto di una consultazione pubblica formale di quattro settimane da parte della Commissione. I progetti di atti delegati dovrebbero essere adottati all’inizio del 2020.

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