Nn Ip: investitori professionali ancora cauti su Sri e rendimenti

1 Ott 2019
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Nonostante le evidenze empiriche, più della metà degli investitori professionali (il 52%) ritiene ancora che l’integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance (Esg) nelle strategie di investimento possa limitare i rendimenti. Il dato emerge dallo studio “Investor Sentiment: Responsible Investing survey”, commissionato da Nn Investment Partners, in cui si analizzano i risultati di un sondaggio condotto lo scorso maggio su 290 intervistati, provenienti da sette Paesi europei.

Come riportato dalla rassegna sostenibile di questa settimana, in tutto il campione, gli investitori tedeschi risultano i più pessimisti: l’80% dichiara che strategie di investimento responsabili possono ridurre i rendimenti degli investimenti. Più del 70% degli investitori italiani e olandesi esprime la stessa posizione. Tuttavia, il gestore patrimoniale ha anche rilevato che gli investitori sono disposti a sacrificare i rendimenti per sostenere gli Esg od obiettivi di investimento responsabile.

In media, gli investitori si dichiarano disposti a rinunciare al 2,4% l’anno se ciò significa che i loro investimenti hanno un impatto positivo non finanziario. Mentre uno su 10 dichiara che rinuncerebbe fino al 4,1% – 5% l’anno.

«Sebbene sia bello vedere che gli investitori sono pronti a rinunciare a una parte dei loro rendimenti per contribuire a un mondo più sostenibile – commenta Jeroen Bos, head of specialized equities & responsible investing di Nn Ip – la ricerca mostra in realtà che l’integrazione Esg non comporta rendimenti più bassi». Bos cita, a questo proposito, uno studio del 2019, che incorpora le conclusioni di circa 2.200 articoli accademici, in cui si riscontra una relazione positiva tra i punteggi Esg e le prestazioni finanziarie (per il 63% dei casi analizzati).

 

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