analisi di mirova sui nuovi scenari sostenibili

Joe Biden spingerà la decarbonizzazione

10 Feb 2021
Notizie extra Commenta Invia ad un amico

Abbiamo inaugurato l’entrata in carica del nuovo esecutivo Usa, con il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris. E ora, in un momento di grandi incertezze, con milioni di persone colpite dalla pandemia e con l’acuirsi delle disuguaglianze economiche e sociali, ci aspettiamo da questa nuova amministrazione una maggiore attenzione allo sviluppo sostenibile. Nel suo primo giorno in ufficio, Joe Biden ha riaperto agli Accordi di Parigi.

L’amministrazione statunitense deve affrontare delle sfide complesse. Se guardiamo all’interno degli sconvolgimenti del 2020, ci accorgiamo che ci sono “cambiamenti tettonici” in atto; nella demografia, nella tecnologia e a livello climatico. Tutte dinamiche che stanno modificando i costi del lavoro, dell’energia, dei beni e dei servizi, e che stanno destabilizzando il costrutto sociale entro il quale abbiamo operato sin dalla Rivoluzione industriale. E questo non è solo un fenomeno limitato al  mondo sviluppato.

Queste potenti tendenze globali stanno “erodendo” i modelli di business tradizionali, fino a renderli completamente “trasparenti”. Le aziende che non sono preparate a questo passaggio, o che non sono sufficientemente agili per adattarsi, rischiano di andare incontro a forti ripercussioni in termini di reputazione. Il caso Exxon ne è un esempio. Dopo essere diventata per un breve periodo (nel secondo trimestre del 2013) l’azienda di maggior valore al mondo, nel 2020 è stata esclusa dallo S&P 500.

TENDENZE DI VASTA PORTATA

Anche prima della pandemia temi come il cloud computing, l’intelligenza artificiale, la tecnologia pulita, nuove modalità di consumo e nuovi approcci al lavoro animavano le discussioni dei board. Oggi, sulla spinta dei millennials, sempre più attenti ai temi sociali e ambientali, ma anche di una popolazione più avanti negli anni, questi cambiamenti hanno investito diversi settori. Come l’assistenza sanitaria, le telecomunicazioni, la produzione di automobili, l’energia elettrica, gli immobili e le infrastrutture. In questo nuovo scenario, dove tutti gli stakeholders sono presi in considerazione, la stessa “corporate license” di una azienda viene riconsiderata.

Alla luce del cambiamento economico e sociale in atto, gli investitori devono prepararsi alle nuove risposte politiche, come vediamo  sta accadendo Europa, Asia e ora negli Stati Uniti, e adattarsi ai cambiamenti nel mondo della finanza.

La pandemia ha evidenziato quanto sia importante avere dei modelli di business resilienti per far fronte alle turbolenze del mercato a breve termine. Oltre a comprendere l’impatto di questi “cambiamenti tettonici”, gli investitori avranno davvero successo se sapranno cogliere le opportunità di questo processo di transizione; nelle tendenze macroeconomiche di lungo termine e nelle politiche governative per fronteggiare le disuguaglianze sociali e i cambiamenti climatici. In particolare, ora che gli Usa sono rientrati nell’accordo di Parigi, determinati a riconquistare la loro leadership nella lotta al climate change, gli investitori dovranno considerare:

  • la decarbonizzazione del Paese entro il 2035
  • l’installazione di 500.000 stazioni di ricarica per veicoli elettrici a livello nazionale entro il 2030, nonché incentivi crescenti per l’acquisto di veicoli elettrici
  • la proibizione dei sussidi ai combustibili fossili a livello nazionale e il divieto per le istituzioni pubbliche statunitensi di investire in centrali a carbone internazionali e in progetti energetici a combustibili fossili ad alto contenuto di carbonio
  • la costruzione di un’infrastruttura resiliente con il programma Rural Energy for America
  • la riduzione del 50% l’impronta di carbonio del patrimonio edilizio entro il 2035, stabilendo al contempo rigorosi standard di efficienza per le nuove costruzioni
  • la creazione di un gruppo di lavoro che determini il “costo sociale del carbonio” e altre emissioni di gas serra gas a effetto serra.

L’ADATTAMENTO AI NUOVI RISCHI

Sono necessari dunque un nuovo quadro di riferimento e nuovi strumenti per valutare il prezzo delle emissioni di carbonio e il loro impatto, che sia attraverso meccanismi “cap-and-trade” o attraverso mercati volontari come suggerito da Mark Carney, ex governatore della Banca d’Inghilterra. Sarà inoltre necessario sviluppare nuovi sistemi per stimare i rischi ambientali legati al cambiamento climatico, come le inondazioni delle proprietà e delle realtà manifatturiere, la desertificazione dei terreni agricoli e gli incendi nelle aree urbane. In un momento di transizione verso un’economia a bassa emissione di carbonio, gli investitori dovrebbero valutare attentamente i rischi ambientali nei loro portafogli. Come recentemente sottolineato da McKinsey & Company, tutte le società dovrebbero “cogliere il momento” per attuare la decarbonizzazione, in particolare, ritirando gli asset economicamente marginali e ad alta intensità di carbonio (i).
Allo stesso modo, i Paesi e le aziende che mettono in atto strategie innovative per la transizione ecologica saranno ampiamente ricompensati, motivo per cui stiamo già assistendo a una corsa globale verso questi obiettivi. Gli investitori, dal canto loro, trarranno sempre più vantaggio nell’indirizzare il loro portafoglio verso le società che  hanno accolto il cambiamento e che sono allineate a un mondo in rapida evoluzione.

Nathalie Wallace
Head of ESG Strategy and Development


(i): https://www.mckinsey.com/business-functions/sustainability/our-insights/addressing-climate-change-in-a-post-pandemic-world#

Solo per investitori professionali. Materiale fornito solo a scopo informativo da non interpretare come consulenza in materia di investimenti. Gli investitori non dovrebbero fare scelte esclusivamente in base al contenuto del presente documento, né dovrebbero fare affidamento su queste informazioni per applicarle alla loro situazione specifica o a qualsiasi investimento specifico in considerazione. Questa non è una sollecitazione ad acquistare o vendere alcun titolo specifico. Tutti gli investimenti comportano un rischio, compreso il rischio di perdita di capitale. Il presente materiale è fornito da Natixis Investment Managers S.A., società di gestione del risparmio di diritto lussemburghese, o dalla propria succursale Natixis Investment Managers S.A., Succursale Italiana, con sede in Via San Clemente 1, 20122 Milano, Italia.
I punti di vista e le opinioni espresse possono cambiare in base al mercato e ad altre condizioni. Non vi è alcuna garanzia che gli sviluppi si verifichino come previsto. I risultati effettivi possono variare.

Gli investimenti sostenibili si concentrano su investimenti in società che si riferiscono a determinati temi di sviluppo sostenibile e che dimostrano l'adesione a pratiche ambientali, sociali e di governance (ESG); pertanto l'universo degli investimenti potrebbe essere limitato e gli investitori potrebbero non essere in grado di sfruttare le stesse opportunità o tendenze di mercato degli investitori che non utilizzano tali criteri. Ciò potrebbe avere un impatto negativo sulla performance complessiva di un investitore, a seconda che tali investimenti siano favorevoli o meno.
0 commenti

Lascia un commento