NN IP, le strategie green bond a 4 mld di masse in gestione

13 Lug 2021
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Cinque anni dopo il lancio del suo primo fondo green bond, NN Investment Partners (NN IP) raggiunge i 4 miliardi di euro di asset in gestione nelle sue strategie obbligazionarie verdi dedicate. Questo importante traguardo, si legge in una nota, «rafforza la convinzione di NN IP che i green bond rappresentano una proposta interessante per gli investitori che cercano un impatto ambientale positivo nel reddito fisso. In meno di un decennio, da segmento di mercato ad impatto di nicchia i green bond sono diventati uno dei segmenti più dinamici e dominanti del mercato».

Alla luce di questo slancio, prosegue la nota, NN IP identifica tre fattori alla base del crescente interesse per le obbligazioni verdi tra gli investitori istituzionali:

il processo decisionale degli investitori è sempre più guidato dal desiderio di affrontare il cambiamento climatico;

la crescita del mercato, sia nello spazio corporate sia in quello sovrano, sta facilitando la diversificazione settoriale. Sempre più aziende industriali, di comunicazione e tecnologiche si rivolgono al mercato dei green bond per finanziare progetti verdi, in un segmento che tradizionalmente era di dominio dei settori finanziari e dei servizi pubblici;

gli investitori stanno diventando più consapevoli dei benefici sulle performance delle obbligazioni verdi rispetto a quelle non verdi e delle opportunità di utilizzarle per sostituire almeno una parte della loro allocazione di credito non green. Questa tendenza si somma alla crescente convinzione che ogni investitore a reddito fisso può finanziare un cambiamento positivo generando al contempo una solida performance finanziaria.

Il forte percorso di crescita del mercato dei green bond nella seconda metà del 2020, termina il documento di NN IP, è continuato nel 2021. L’emissione di obbligazioni verdi ha raggiunto a marzo un nuovo massimo mensile (58 miliardi di euro), superando facilmente il precedente record di settembre 2020 (44 miliardi di euro).

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