NNIP – La crisi climatica: come contribuire con gli investimenti

6 Nov 2021
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La crisi climatica: come approcciare un tema di investimento di importanza planetaria

L’impact investing integra nel processo di investimento una dimensione non finanziaria, un approccio basato sui valori con specifici obiettivi di performance in termini di impatto ambientale e/o sociale. Originariamente, l’investimento a impatto riguardava soprattutto il mercato privato, ma riteniamo che il potenziale per creare impatto anche nei mercati azionari si sia ampliato enormemente nell’ultimo decennio.

Come è noto, il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici sostenuto dalle Nazioni Unite ha fornito una valutazione dello stato attuale del sistema climatico globale e degli impatti dei cambiamenti climatici. Il rapporto è stato proclamato “codice rosso” per il pianeta, con le azioni umane inequivocabilmente riconosciute come il principale motore del riscaldamento globale. Secondo i principali scienziati del clima del mondo dietro la pubblicazione, le emissioni di gas serra hanno causato circa 1,1° C di riscaldamento dal 1850 al 1900. La soglia cruciale di 2° C sarà superata nel corso del 21° secolo e sono necessari cambiamenti drastici. Mentre alcuni dei principali effetti del cambiamento climatico, come l’innalzamento del livello del mare, possono essere irreversibili per migliaia di anni, un’azione rapida e significativa potrebbe ancora limitare il riscaldamento a 1,5° C, un livello considerato necessario per evitare alcuni dei peggiori impatti. Ridurre le emissioni di gas serra è fondamentale, ma non è più sufficiente: abbiamo anche urgente bisogno di iniziare a rimuovere miliardi di tonnellate di anidride carbonica dall’atmosfera. La mitigazione del metano, così come le emissioni nette di CO2 entro il 2050, sono cruciali se vogliamo contenere il surriscaldamento. I risultati del rapporto sono un campanello d’allarme per l’umanità, focalizzando l’attenzione dei leader mondiali e portando il cambiamento climatico in un ampio discorso pubblico.

La risposta di NN IP alla tematica clima e ambiente: NN (L) Climate and Environment

Pensiamo che gli investitori possano svolgere un ruolo attivo nella transizione verso un’allocazione responsabile del capitale e, in qualità di impact investor, abbiamo la capacità di investire in fornitori di soluzioni che offrono un impatto misurabile sull’ambiente. Il cambiamento climatico di per sé è un processo molto lento, ma le conseguenze pratiche si materializzano in realtà molto velocemente. Riconosciamo quindi l’urgenza di questa crisi e, nella costruzione dei portafogli, cerchiamo aziende che stiano combattendo attivamente i cambiamenti climatici attraverso soluzioni relative alla transizione verso l’energia pulita. Prevediamo inoltre che i portafogli di investimento a livello globale adotteranno ponderazioni sempre più elevate per le società di transizione energetica man mano che cresceranno di numero e che la crisi climatica si intensificherà arrivando verso la scadenza del 2030 e oltre. Infine, quando le esternalità delle società di combustibili fossili saranno prezzate, si innescherà un’ulteriore spinta verso il passaggio completo alle energie rinnovabili e questo segnerà un importante punto di svolta nella sfida climatica e ambientale.

La risposta di NN IP alla tematica clima e ambiente: NN (L) Climate and Environment

Pensiamo che gli investitori possano svolgere un ruolo attivo nella transizione verso un’allocazione responsabile del capitale e, in qualità di impact investor, abbiamo la capacità di investire in fornitori di soluzioni che offrono un impatto misurabile sull’ambiente. Il cambiamento climatico di per sé è un processo molto lento, ma le conseguenze pratiche si materializzano in realtà molto velocemente. Riconosciamo quindi l’urgenza di questa crisi e, nella costruzione dei portafogli, cerchiamo aziende che stiano combattendo attivamente i cambiamenti climatici attraverso soluzioni relative alla transizione verso l’energia pulita. Prevediamo inoltre che i portafogli di investimento a livello globale adotteranno ponderazioni sempre più elevate per le società di transizione energetica man mano che cresceranno di numero e che la crisi climatica si intensificherà arrivando verso la scadenza del 2030 e oltre. Infine, quando le esternalità delle società di combustibili fossili saranno prezzate, si innescherà un’ulteriore spinta verso il passaggio completo alle energie rinnovabili e questo segnerà un importante punto di svolta nella sfida climatica e ambientale.

Le migliori idee di investimento in tale ambito si concretizzano nel portafoglio del fondo NN (L) Climate & Environment, che racchiude le interessanti opportunità in aziende che portano sul mercato soluzioni solari, eoliche ed energetiche, in grado di migliorare la loro redditività in virtù degli sviluppi tecnologici e delle crescenti economie di scala. Il fondo NN (L) Climate & Environment mira a ridurre lo stress sul nostro ecosistema globale con lo scopo principale di cambiare i modelli di consumo e produzione per rimanere entro i confini planetari investendo in quattro temi: gestione dell’acqua, sufficienza alimentare, transizione energetica ed economia circolare.
Guardando più da vicino il portafoglio e come si è comportato sul finire dell’estate, possiamo dire che tutte e quattro le soluzioni hanno prodotto risultati positivi e solidi. L’economia circolare è stata la più forte, con aziende come Kadant, fornitore globale di sistemi ingegnerizzati di alto valore utilizzati nelle industrie di processo, Descartes, una multinazionale canadese specializzata in software logistici e di gestione della supply chain e Befesa, che offre soluzioni tecnologiche innovative per la gestione dei rifiuti industriali. All’interno del tema della transizione energetica, Daikin è stato il titolo con le migliori prestazioni nel portafoglio. Nel mese di agosto la società ha dato la notizia di un innovativo refrigerante in grado di ridurre il consumo energetico, mentre le stime di consenso della sua quota di mercato per il mese di settembre sono state aumentate grazie alla carenza di semiconduttori sul mercato e alla forza di Daikin nella propria catena di approvvigionamento. Tra le nostre scelte di alta convinzione, troviamo anche HelloFresh, Watts Water e SolarEdge.

Non c’è crescita senza attività di engagement

Il nostro approccio di investimento non può prescindere dall’attività di engagement con le aziende in cui investiamo. In questi mesi ci siamo impegnati molto con Vestas Wind Systems, un operatore di turbine eoliche, che fa parte della nostra soluzione di impatto sulla transizione energetica, per un aggiornamento sugli sviluppi in ciascuno dei segmenti di business dell’azienda. Il segmento onshore sta affrontando un periodo non semplice, ma il management prevede una crescita nella seconda metà del prossimo anno. Nel segmento dei servizi, continua ad essere forte il momentum, con la maggior parte della crescita proveniente dalle nuove installazioni. Nonostante l’aumento dei costi di input (soprattutto nell’alluminio, i cui prezzi sono recentemente raddoppiati), il margine EBIT del 10% rimane una meta in vista, aiutata da politiche per disciplinare i prezzi. Il settore nel suo complesso è attualmente sotto pressione a causa dell’aumento dei costi di input e della pressione top-line legata al COVID, e gli investitori devono portare pazienza prima di vedere una ripresa fondamentale. A lungo termine, tuttavia, la società rimane ben posizionata per essere vincente nel crescente mercato globale dell’energia eolica, con la migliore esecuzione operativa, un bilancio solido, ottime relazioni con i clienti e una nuova offerta di prodotti nel mercato offshore, che le consente di sottrarre quote di mercato dai concorrenti.

Quali benefici concreti per gli investitori

Il primo vantaggio di una soluzione impact equity per i nostri investitori è la combinazione di rendimenti finanziari interessanti e rendimento ambientale positivo. Partendo dall’impatto, i nostri investitori mirano ad avere una misurazione trasparente rispetto all’impatto ambientale prodotto dai loro investimenti e cerchiamo di dimostrarlo attraverso il nostro Impact Report annuale. Dal punto di vista finanziario, uno dei principali vantaggi è che ci concentriamo sulle società a piccola e media capitalizzazione che sono i cosiddetti campioni del “pure play impact” e “pure play stories”. Se si guarda indietro alla crescita storica di molte delle nostre partecipazioni, queste sono state in grado di crescere più del 10% annuo. In futuro, prevediamo che la crescita accelererà addirittura forse al 15-20%. Molte aziende in cui investiamo sperimentano una domanda in rapida crescita per i loro prodotti e servizi. Se si guarda alla generazione di energia solare, ad esempio, questo dovrebbe aumentare di 60 volte – quindi del 6.000% – da qui al 2050. Accanto ai fondamentali interessanti, siamo anche ottimisti dal punto di vista tecnico, per quello che stiamo vivendo come asset manager, ma anche come asset owner: stiamo assistendo a requisiti normativi in continua evoluzione, che indirizzano flussi importanti verso aziende che offrono effettivamente soluzioni a problemi ambientali. Crediamo che questi afflussi positivi siano solo l’inizio di un trend pluriennale, quindi ha ancora molto senso – se non lo si è ancora fatto – posizionare una parte del proprio portafoglio azionario su questa strategia. Per riassumere, il fondo NN (L) Climate & Environment aiuta i nostri clienti a contribuire a contrastare la crisi climatica, beneficiando al contempo di forti fondamentali finanziari e delle opportunità che derivano dai modelli di business delle aziende del settore.

 

 

Contributo a cura di Ivo Luiten, Senior Portfolio Manager Impact Equity Strategies di NN Investment Partners.

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