NN IP analizza la relazione tra sri e performance

Esg, più dello score conta il momentum

17 Giu 2019
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La correlazione tra sostenibilità e performance può diventare un legame complesso, ed essere studiata attraverso fattori che vanno oltre il rating Esg di un asset. In particolare, una recente riflessione di NN Investment Partners ha preso in considerazione due aspetti dell’investimento responsabile che sono meno immediati, rispetto al giudizio sintetico di uno score, ma che non per questo hanno incidenza inferiore sulle performance: l’attività di engagement (o azionariato attivo); il momentum Esg.

AZIONARIATO ATTIVO

Per analizzare gli effetti dell’engagment, NN IP fa riferimento allo studio “Active Ownership”, firmato nel 2015 da Elroy Dimson, Oğuzkhan Karakas, Xi Li. Questo lavoro ha esaminato i risultati di 2.152 relazioni di engagement condotte da una società di gestione patrimoniale anonima  con 613 aziende statunitensi su un periodo di dieci anni. L’engagement è un processo che richiede una predisposizione mentale a lungo termine. La probabilità che un’azienda modifichi la propria condotta a seguito dell’engagement è del 18%, e sono necessari due o tre tentativi compresi tra uno e un anno e mezzo per raggiungere il successo.  L’attivismo Esg di successo porta a rendimenti positivi e cumulati del 7,1% nell’anno successivo.

Le aziende in questione conseguono punteggi migliori su molti fronti, quali performance operativa, redditività, efficienza e volatilità delle azioni. La risposta positiva del mercato all’engagement di successo è più significativa nel caso della governance societaria (+8,6%) e dei cambiamenti climatici (+10,3%). Se l’engagement non ottiene risultati, il miglioramento dei rendimenti diminuisce nuovamente.

In un aggiornamento dello scorso anno, i ricercatori hanno scritto che vi sono più possibilità che un engagement abbia successo se condotto da un grande azionista locale, o da una controparte che detiene un significativo patrimonio in gestione.

Conclusioni principali:

  • È più probabile che un’iniziativa di engagement abbia successo se una società si preoccupa della propria reputazione e se esiste margine di miglioramento
  • I risultati societari e la gestione della società migliorano a seguito di un engagement di successo, in particolare in materia di problematiche ambientali e sociali

OCCHIO AL MOMENTUM ESG

Per affrontare il tema del “momentum Esg”, NN IP prende a riferimento una collaborazione avviata nel 2016 con European Centre for Corporate Engagement (ECCE) dell’Università di Maastricht, al fine di studiare la relazione tra i punteggi sulla sostenibilità delle aziende e i rendimenti finanziari. Per raggiungere questo scopo, tra il 2010 e il 2014 è stata analizzata una serie di dati di oltre 3.000 aziende appartenenti ai mercati sviluppati. Uno dei principali risultati ha evidenziato che i punteggi Esg assoluti non forniscono necessariamente una buona indicazione della futura performance aziendale, e che focalizzarsi sulle variazioni incrementali o sul momentum può anche migliorare i rendimenti. Un portafoglio di titoli azionari con punteggi Esg medi (momentum ESG elevato) genera un indice di Sharpe più interessante (un parametro di rischio/rendimento) rispetto a un portafoglio con punteggi Esg bassi o elevati (momentum Esg basso).

Conclusioni principali:

  • Nella maggior parte dei casi, i portafogli di titoli azionari con punteggi ESG elevati hanno registrato performance qualitativamente inferiori rispetto a quelli con punteggi più bassi
  • Un portafoglio di titoli azionari, che hanno ottenuto punteggi positivi in termini di momentum ESG, ha registrato performance migliori rispetto ai titoli con punteggi più bassi relativi al momentum. Il fattore governance, in particolare, è stato l’elemento discriminante
  • Escludere le società controverse è un modo relativamente semplice di migliorare le caratteristiche di rischio/rendimento dei portafogli
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