ET.DIRECTORIES - I PROTAGONISTI DELLE ULTIME TRE SETTIMANE

Quelli che… fanno sostenibilità/ 55

13 Mar 2020
Commenta Invia ad un amico
Una selezione dei protagonisti della sostenibilità che ETicaNews ha incontrato nell'ultimo periodo. Una parte del mondo raccolto nelle ET.directories: Stefania Luzi, Anna Genovese, Claudio Descalzi, Ignazio Visco, Enrico Falck

Nel corso delle ultime settimane, ETicaNews ha coinvolto o menzionato una serie di protagonisti del business sostenibile e responsabile. Di seguito, ne riportiamo alcuni, con una breve sintesi di ciò che hanno detto e delle posizioni che hanno espresso, con rimando al relativo articolo. Queste persone sono solo una minima parte delle centinaia di protagonisti che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.

ABBIAMO PARLATO con…

Stefania Luzi, responsabile area Economia e Finanza di Mefop

ARTICOLO: Mefop studia uno Stewardship Code per la previdenza

Un questionario per tastare il polso degli attori previdenziali italiani sui temi dell’engagement e delle politiche di voto. E l’apertura a un eventuale “stewardship code” per gli investitori istituzionali. È quanto sta portando avanti Mefop che, a fine febbraio, ha diffuso un’indagine sulle tematiche legate alla nuova direttiva europea sui diritti degli azionisti (Shareholders Right II), con l’obiettivo di stimolare l’attenzione sul tema e dare il via all’apertura di un tavolo di lavoro multistakeholder, in collaborazione con il Forum per la Finanza Sostenibile. I tre questionari diffusi da Mefop si declinano lungo la verifica della conoscenza del Dlgs 49/2019, in merito alle iniziative prese dal cda del fondo sul comply or explain, e sulle iniziative messe in campo riguardo all’engagement e alle politiche di voto. «Uno dei temi che intendiamo portare al tavolo di lavoro, e che è presente all’interno del questionario, è finalizzato a cogliere il punto di vista degli investitori sulla possibilità di attivare un codice di stewardship, sulla falsa riga di quanto fatto da Assogestioni, per quanto riguarda le società che prestano i servizi di gestione collettiva del risparmio o di gestione di portafogli», ha detto Stefania Luzi, responsabile area Economia e Finanza di Mefop.

ABBIAMO PARLATO con…

Anna Genovese, commissaria di Consob

ARTICOLO: Genovese: «Esg per tutte le imprese»

Gli Esg sono rilevanti per tutte le imprese, a prescindere dalle dimensioni. Ecco perché i cda dovrebbero valutare se redigere volontariamente la Dnf, tenendo conto delle caratteristiche dell’attività di impresa in concreto. L’indicazione arriva dalla commissaria Consob Anna Genovese, intervenuta alla presentazione alla stampa (in videoconferenza) dell’ultimo Rapporto annuale della Consob sulla corporate governance delle società italiane quotate in Borsa. Il rapporto, oltre a fotografare tematiche quali la diversity, l’esistenza di un comitato di sostenibilità, i meccanismi di autovalutazione e i piani di successione, ha per la prima volta dedicato il proprio focus all’integrazione della sostenibilità nelle politiche retributive di amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche. La pubblicazione del rapporto è l’occasione per sottolineare la crescente centralità di nuovi temi, come quelli riferiti ai fattori Esg di cui si occupa la Dnf, per le prospettive della corporate governance degli emittenti italiani. «Questioni prima non tracciate, o eventualmente affrontate in termini di c.d. responsabilità sociale dell’impresa  ̶ ha sottolineato Genovese ̶ , sono salite di livello nell’organizzazione aziendale, fino ad arrivare al cda che gestisce l’impresa e che approva la Dnf per la presentazione in assemblea. C’è da aspettarsi che il passaggio consiliare sulla Dnf inevitabilmente abbia delle ricadute sui piani strategici approvati e sulle scelte gestionali e operative».

ABBIAMO PARLATO DI…

Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni

ARTICOLO: Eni spinge la trasformazione in eco-energy company

La strategia di Eni al 2050 «rappresenta per noi un passo fondamentale», lo ha affermato l’amministratore delegato Claudio Descalzi, in occasione della presentazione dei conti 2019 e del piano strategico. Un piano, ha commentato il manager, con cui «abbiamo disegnato l’evoluzione di Eni nei prossimi 30 anni, coniugando gli obiettivi di continuo sviluppo in un mercato dell’energia in forte evoluzione con una significativa riduzione dell’impronta carbonica del portafoglio». Eni è la «prima in questa industria» che associa a questo «connubio giudicato da molti quasi impossibile» un «contenuto di business» che fa leva sulla «qualità dei nostri asset, delle nostre tecnologie e delle nostre competenze». Descalzi ha anche aggiunto che «chi non sarà in grado di offrire prodotti sostenibili perderà clienti e non sarà in grado di crescere nel futuro».

ABBIAMO PARLATO di…

Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia

ARTICOLO: Visco spinge gli Esg. Anzi, i “super-Esg”

Che succederebbe se un istituto centrale prendesse posizioni guidate non solo dagli aspetti di qualità finanziaria degli Esg, bensì anche dai loro aspetti valoriali? L’interrogativo arriva dalle riflessioni del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che aveva già espresso una posizione di forte convinzione verso le tematiche Esg ed è ritornato sul tema in occasione della “Launch of COP26 Private Finance Agenda”, organizzata dal governatore della Banca d’Inghilterra, Mark Carney, per sensibilizzare le scelte del mondo finanziario verso il climate change. Visco ha ribadito le ragioni e le modalità con cui Banca d’Italia ha introdotto i criteri Esg nel proprio portafoglio discrezionale, ha confermato che tale modello di gestione sarà introdotto anche per i bond, e ha sostenuto l’ipotesi che la normativa sulle informazioni non finanziarie, oggi applicata alle aziende di grandi dimensioni, possa essere estesa anche alla Pmi. Ma, soprattutto, è tornato a mettere in dubbio l’idea che possa essere sempre e comunque mantenuto l’approccio di market neutrality, da intendersi come un approccio che non crea un portafoglio troppo distante dal benchmark del mercato, sovrapesando settori rispetto ad altri e creando in questo modo «distorsioni di mercato».

ABBIAMO PARLATO di…

Enrico Falck, presidente di Fondazione Sodalitas

ARTICOLO: Falck nuovo presidente di Fondazione Sodalitas

Enrico Falck, 44 anni, presidente di Falck Renewables Spa è il nuovo presidente di Fondazione Sodalitas. È stato nominato dal Consiglio di Fondazione e succede ad Adriana Spazzoli, scomparsa lo scorso novembre. «Con la Presidenza di Fondazione Sodalitas raccolgo un’eredità importante», ha dichiarato Falck. «La Fondazione è stata la prima organizzazione in Italia a promuovere la responsabilità sociale d’impresa e ormai da 25 anni rappresenta un riferimento per le imprese sui temi della sostenibilità (…). La sfida ora – ha aggiunto – è quella di far crescere ancora di più e rendere riconoscibile questo movimento di imprese, puntando sulla realizzazione di partnership di valore con istituzioni, Terzo Settore, scuola e università per generare valore sociale condiviso e promuovere concretamente uno sviluppo sostenibile e inclusivo a favore della comunità».

0 commenti

Lascia un commento