ET.DIRECTORIES - I PROTAGONISTI DELLE ULTIME TRE SETTIMANE

Quelli che… fanno sostenibilità/ 72

21 Mag 2021
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Una selezione dei protagonisti della sostenibilità che ETicaNews ha incontrato nell'ultimo periodo. Una parte del mondo raccolto nelle ET.directories: Stefano Venier, Germana Martano, Olaf Scholz, Christine Lagarde, Stephen Timms

Nel corso delle ultime settimane, ETicaNews ha coinvolto o menzionato una serie di protagonisti del business sostenibile e responsabile. Di seguito, ne riportiamo alcuni, con una breve sintesi di ciò che hanno detto e delle posizioni che hanno espresso, con rimando al relativo articolo. Queste persone sono solo una minima parte delle centinaia di protagonisti che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.

ABBIAMO PARLATO con…

Stefano Venier, amministratore delegato di Hera

INTERVISTA: Venier (Hera): «Il successo sostenibile? Non è un esercizio di stile»

Hera ha modificato lo statuto sociale con l’introduzione del concetto di corporate purpose. L’assemblea dei soci ha inserito un paragrafo nell’articolo 3: la modifica è tangibile, ma non impone il diritto di recesso. Un nuovo terzo modello di integrazione dei concetti di “successo sostenibile” e “purpose” dopo i casi di Snam e Sesa. «Per noi − ha spiegato l’amministratore delegato Stefano Venier − non era necessario modificare l’articolo 4 sull’“Oggetto sociale”: lo abbiamo aggiornato nel tempo e include già attività indirizzate alla transizione energetica e all’economia circolare. L’articolo 4 rappresenta, in sintesi, una perfetta e coerente declinazione in attività economiche delle finalità dell’articolo 3, mentre quest’ultimo dettaglia il principio del successo sostenibile, orientando le attività di Hera». In questa intervista a ETicaNews, l’ad rivela le ragioni dell’inserimento del corporate purpose in statuto e la sua connessione con il successo sostenibile che, ricorda, non deve essere un esercizio di stile ma richiamarsi all’identità della società.

ABBIAMO PARLATO con…

Germana Martano, direttrice generale di Anasf

INTERVISTA: Martano (Anasf): «I consulenti hanno “fame” di competenze Esg»

Il 25 maggio si svolgerà in diretta streaming il convegno “Riforme strutturali e crescita sostenibile: il ruolo dell’innovazione”, all’interno della terza edizione digitale di Consulentia 2021, l’iniziativa annuale di riferimento per il mondo della consulenza finanziaria, promossa e organizzata dall’Anasf. ETicaNews ha raggiunto Germana Martano, direttrice generale di Anasf, per discutere della scelta di includere la sostenibilità come tema chiave dell’evento, accanto a quello dell’innovazione e dei giovani, e della crescente attenzione verso i temi ambientali, sociali e di governance (Esg) da parte dei consulenti finanziari. Secondo Martano «il 2021 rappresenta un anno di svolta su questi temi», grazie alle normative europee e al NextGenerationEU. «Rileviamo in particolare come non esista alcun pregiudizio verso i prodotti Esg e che sia ormai chiaro quanto possano essere competitivi».

ABBIAMO PARLATO di…

Olaf Scholz, ministro delle finanze tedesco

ARTICOLO: Berlino vara piano “panzer” su finanza Sri

Il 5 maggio la Germania ha pubblicato la prima strategia nazionale sulla finanza sostenibile. L’obiettivo del “Sustainable Finance Strategy plan” del governo federale è «mobilitare gli investimenti che sono urgentemente necessari per l’azione per il clima e la sostenibilità, affrontando anche i rischi climatici che sono sempre più rilevanti per il sistema finanziario». Sul piatto un pacchetto completo di 26 misure, che vanno dal reindirizzamento dei fondi federali per 9 miliardi di euro, all’utilizzo di un “greenlight labelling” per gli investitori retail e nuovi obblighi di reporting per le aziende. «Oggi abbiamo adottato una decisione che avrà un grande impatto. La nostra strategia di finanza sostenibile stabilisce un percorso decisivo per il settore finanziario basato sui temi centrali dell’azione per il clima e della sostenibilità. E questo è importante, perché i mercati finanziari possono indirizzare migliaia di miliardi di euro verso l’azione per il clima e la sostenibilità», ha dichiarato il ministro delle finanze Olaf Scholz.

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Christine Lagarde, presidente della Bce

ARTICOLO: Lagarde: con nuova Dnf una svolta green per i capitali in Europa

Nel suo intervento alla conferenza della Commissione europea sulla proposta per la nuova direttiva sul corporate sustainability reporting, la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha evidenziato lo stretto legame che unisce l’agenda Ue per la finanza sostenibile con il progetto europeo di unione dei mercati dei capitali, avviato nel 2015 e rilanciato con il nuovo action plan del 2020. «La transizione verso un’economia a zero emissioni, unitamente a una infrastruttura digitale adeguata, necessiteranno di notevoli investimenti in Europa -, ha dichiarato Lagarde -. La frammentazione fra i mercati finanziari nazionali pone un freno alla nostra capacità di finanziare futuri investimenti. In questo quadro, sono convinta che la transizione ecologica offra un’occasione unica per costruire un mercato dei capitali integrato a livello europeo che superi le barriere nazionali: quello che definirei a tutti gli effetti una unione dei mercati dei capitali verde».

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Stephen Timms, parlamentare britannico e presidente del Work and Pensions Committee

ARTICOLO: Il Parlamento Uk indaga sulle pensioni Esg

Il Work and Pensions Committee del Parlamento britannico il 29 aprile ha lanciato un’indagine su come il governo intende garantire che i regimi pensionistici considerino i rischi posti dal cambiamento climatico e il loro ruolo nel raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni. La mossa arriva mentre il governo è al lavoro sull’introduzione di un regolamento sui rischi climatici per i regimi pensionistici, che porti la regolamentazione del Paese a qualificarsi con “leader a livello mondiale” in vista della Cop26. «L’impegno del Regno Unito a portare le emissioni a zero entro il 2050 avrà conseguenze di vasta portata per tutti i settori dell’economia che si adatteranno alla necessità di decarbonizzare – ha dichiarato Stephen Timms, parlamentare britannico e presidente del Work and Pensions Committee –. Gli schemi pensionistici vorranno senza dubbio considerare l’impatto che il cambiamento climatico e le misure per tagliare le emissioni avranno sui loro portafogli. A meno che non siano consapevoli dei rischi e della necessità di adattare gli investimenti, ci sarà un effetto a catena su tutti i piani previdenziali».

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