ET.DIRECTORIES - I REPORT DELLE ULTIME TRE SETTIMANE

Quelli che… studiano la sostenibilità/ 64

11 Dic 2020
Commenta Invia ad un amico
Una selezione di studi e ricerche su business e finanza responsabili che ETicaNews ha incontrato nell'ultimo periodo. In questo numero: Fidelity International, European Corporate Governance Institute, Brackendale Consulting, World Bank, Engagement International

Nella sua attività quotidiana, ETicaNews riporta o menziona con continuità ricerche, analisi, report sul business sostenibile e responsabile. Di seguito, riportiamo una selezione relativa alle ultime settimane, con una breve sintesi del contenuto e con un rimando al relativo articolo. Questi report sono una minima parte delle centinaia di ricerche che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e della finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.

ABBIAMO PARLATO DEL documento…

Engaging with Investors on Environmental, Social and Governance (ESG) Issues – A World Bank Guide for Sovereign Debt Managers (World Bank)

ARTICOLO: Emittenti sovrani, quando l’Esg è “materiale”

La World Bank spinge verso una maggiore adozione dei criteri ambientali, sociali e di governance (Esg) da parte degli emittenti sovrani. Una spinta che collima con la crescente richiesta del mercato obbligazionario verso le tematiche di sostenibilità e mette in luce l’ampia fetta della torta (circa il 50% del fixed income in termini di volume) rappresentata, appunto, dall’obbligazionario governativo che si configura, in questo modo, come la nuova frontiera dell’integrazione Esg. La Banca Mondiale si è mossa in questa direzione con la pubblicazione di un documento, “Engaging with Investors on Environmental, Social and Governance (ESG) Issues – A World Bank Guide for Sovereign Debt Managers”, in cui illustra, da un lato, come gli investitori utilizzano le informazioni Esg nelle loro strategie di investimento, dall’altro come gli emittenti si stiano impegnando in tal senso, e come migliorare l’engagement.

ABBIAMO PARLATO DELl’analisi…

Rewriting History II: The (Un)predictable Past of ESG Ratings (European Corporate Governance Institute)

ARTICOLO: Se Refinitiv cambia i suoi rating Esg. Anche quelli passati

Una ricerca analizza in profondità come un colosso dei rating Esg, Thomson Reuters Refinitiv ESG, abbia cambiato in corsa, non solo la propria metodologia odierna e quindi i rating e gli score attuali, ma anche l’intero passato di quegli score. Lo studio, con data novembre 2020, porta il marchio dell’European Corporate Governance Institute (Ecgi), e si intitola “Rewriting History II: The (Un)predictable Past of ESG Ratings”. Il numero “II” fa riferimento a un precedente studio del 2009, che documentava «un’ampia riscrittura dei dati nelle raccomandazioni degli analisti di Ibes», non resa pubblica. In questo caso, invece, la revisione è stata annunciata. L’analisi dei tre studiosi è implacabile nel rilevare l’ampiezza dei cambiamenti e, soprattutto, nel portarne alla luce la rilevanza degli effetti. A cominciare da un completo cambio di risultati nel misurare la resilienza dei fattori E e S (non è menzionata la G) durante il Covid.

ABBIAMO PARLATO DELlo studio…

La sostenibilità messa alla prova: l’ESG realizza una sovraperformance in un contesto volatile (Fidelity International)

ARTICOLO: Fidelity, aziende Esg premiate nel 2020

A rating Esg più elevati corrispondono performance migliori. Lo rivela uno studio di Fidelity International che ha analizzato la correlazione tra sostenibilità e performance di mercato nei primi nove mesi del 2020. La ricerca ha messo a confronto le performance di 2.659 aziende esaminate dagli analisti azionari di Fidelty International, e di 1.450 aziende esaminate invece dai suoi analisti obbligazionari, utilizzando il sistema di rating Esg proprietario. Dalla ricerca è emerso che i titoli con rating Esg “A” hanno sovraperformato l’indice Msci AC World, ed è stata dimostrata una chiara correlazione tra i gruppi di rating da A a E: ciascuno di essi ha superato il gruppo di rating più basso. Lo studio riporta anche un andamento positivo dei risultati sia nell’obbligazionario sia nell’azionario, confermati nel breve e nel lungo periodo.

ABBIAMO PARLATO DELl’indagine…

Brackendale Private Equity ESG LP sentiment survey 2020 (Brackendale Consulting)

ARTICOLO: Private equity a corto di Esg reporting

La sostenibilità ha ancora un ampio margine di sviluppo nel settore del private equity. A oggi, però, secondo gli investitori, molti fondi si muovono ancora in maniera “superficiale” nella gestione del reporting ambientale, sociale e di governance (Esg). A rilevarlo la “Brackendale Private Equity ESG LP sentiment survey 2020”, indagine condotta da Brackendale Consulting, boutique di consulenza europea specializzata nel private equity, da cui emerge come il settore sia rimasto indietro rispetto a quello focalizzato sui mercati pubblici in termini di adozione dei parametri di sostenibilità. I limited partner (Lp) chiedono sempre più spesso ai loro fund manager una maggiore attenzione alle questioni Esg. Tuttavia, i report sarebbero spesso “carenti nella sostanza”. Dall’indagine emerge una critica alla “superficialità” di alcuni bilanci, che tradivano più un approccio “box-ticking” che una reale integrazione Esg.

ABBIAMO PARLATO DELla ricerca…

Responsible tax engagement (Engagement International)

ARTICOLO: Così le tasse diventano un criterio Esg

La questione fiscale è sempre più percepita come una questione Esg. È il messaggio di uno studio arrivato in short list per gli Unpri Awards, un lavoro di ricerca ed engagement intitolato “Responsible tax engagement” avviato in Danimarca due anni fa, i cui risvolti hanno carattere internazionale: l’esclusione delle società troppo “astute” sotto il profilo della riduzione del carico fiscale, dal novero di fornitori, clienti nonché possibili destinazioni di investimento da parte degli enti locali danesi. La società Engagement International ha collaborato con la città danese di Aarhus nel giugno 2018 per sviluppare un progetto di collaborazione e di impegno in più fasi per affrontare l’evasione fiscale delle imprese negli investimenti e negli acquisti. Aarhus, insieme ad altre 12 città danesi, è firmataria della Charter for Tax-Haven-Free Municipalities (Carta dei Comuni liberi dai paradisi fiscali), sviluppata dalla Ong Oxfam Ibis.

0 commenti

Lascia un commento