ET.DIRECTORIES - I REPORT DELLE ULTIME TRE SETTIMANE

Quelli che… studiano la sostenibilità/ 79

4 Feb 2022
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Una selezione di studi e ricerche su business e finanza responsabili che ETicaNews ha incontrato nell'ultimo periodo. In questo numero: Qontigo, Banca d’Italia, The Sustainability Board Report, As You Sow, Nordea Asset Management

Nella sua attività quotidiana, ETicaNews riporta o menziona con continuità ricerche, analisi, report sul business sostenibile e responsabile. Di seguito, riportiamo una selezione relativa alle ultime settimane, con una breve sintesi del contenuto e con un rimando al relativo articolo. Questi report sono una minima parte delle centinaia di ricerche che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e della finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.

ABBIAMO PARLATO DEL WHITEPAPER…

Sustainable investment fund labeling frameworks: An apples-to-apples comparison” (Qontigo)

ARTICOLO: Label Esg, impossibile soddisfarle tutte

È «praticamente impossibile» progettare un prodotto di investimento che sia allineato con tutte le principali etichette europee di investimento sostenibile. Lo rivela un whitepaper realizzato dal Sustainable Investment team di Qontigo, azienda di intelligence finanziaria, che ha analizzato i criteri utilizzati nei 12 più importanti framework europei che definiscono gli standard per i prodotti sostenibili, tra cui le label francesi Sri e Greenfin, la tedesca Fng, la belga Towards Sustainability, e la proposta Ecolabel dell’Ue. Confrontando i criteri di esclusione e le tecniche di costruzione del portafoglio applicati in ogni singola etichetta, gli autori della ricerca hanno verificato che le soglie che un prodotto dovrebbe soddisfare per allinearsi con tutti i framework sono «irrealisticamente alte». Inoltre, il documento avverte che la mancanza di un terreno comune di base tra gli standard di sostenibilità rischia di «aggravare la questione del greenwashing».

ABBIAMO PARLATO DEL REPORT…

L’allocazione strategica e la sostenibilità degli investimenti della banca centrale” (Banca d’Italia)

ARTICOLO: Banca d’Italia svela i suoi modelli Esg

La Banca d’Italia svela le carte sui propri investimenti Esg. L’istituto di via Nazionale ha presentato un report, con cui fa formazione al mercato, spiegando nel dettaglio come funziona il proprio modello di gestione Esg del patrimonio: il processo di allocazione strategica degli investimenti e la metodologia adottata per l’applicazione dei criteri di sostenibilità ad alcune delle classi di attività del portafoglio. Nell’investire in emittenti con il miglior profilo sostenibile, la Banca d’Italia parte dall’assunto, sviluppato dallo stesso Governatore Ignazio Visco, che «le imprese attente ai fattori Esg sono generalmente meno esposte a rischi operativi, legali e reputazionali e sono più orientate all’innovazione e all’efficienza nell’allocazione delle risorse; per questo motivo sono ritenute più interessanti dagli investitori e beneficiano di un minore costo del capitale». Inoltre, menziona una propria bibliografia di riferimento sulla sostenibilità in finanza.

ABBIAMO PARLATO DELL’ANALISI…

The Sustainability Board Report – 2021” (The Sustainability Board Report)

ARTICOLO: Raddoppia la competenza Esg dei cda

Raddoppia la competenza sulla sostenibilità dei membri dei consigli di amministrazione. Secondo il “The Sustainability Board Report – 2021”, lo scorso anno risultava che solo il 17% degli amministratori degli Esg Committee aziendali aveva rilevanti competenze sulle tematiche riguardanti la sostenibilità. Quest’anno, la percentuale arriva al 40%, a testimonianza di un reale impegno da parte delle aziende e dei cda di approcciarsi a una governance integrata alle tematiche Esg. Inoltre, emerge che le donne sono le prime in azienda per conoscenza. Tuttavia, anche se aumenta l’attenzione, gli impegni rimangono vaghi. E senza una policy di sostenibilità i cda rischiano di essere inefficaci. Il Sustainability Board Report è un progetto indipendente senza scopo di lucro con l’obiettivo di analizzare e mostrare come le 100 maggiori società del mondo quotate in Borsa si stiano muovendo per integrare i fattori Esg nel board e rafforzare l’identità Esg.

ABBIAMO PARLATO DELLO STUDIO…

Identify “Greenwashing” Funds using NLP in Firms’ Prospectuses” (As You Sow)

ARTICOLO: Fondi nel mirino Sec: “Esg solo di nome”

I fondi che hanno l’etichetta Esg spesso sono sostenibili solo di nome e non di fatto. L’allarme è lanciato da As You Sow, gruppo di difesa degli azionisti, committente di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Rady School of Management, la business school dell’Università della California, che ha rilevato come 60 dei 94 fondi Esg analizzati non abbiano aderito attentamente ai principi degli investimenti ambientali, sociali e di governance. La ricerca analizza il linguaggio utilizzato nei prospetti dei fondi, mettendo in luce che in molti casi non è chiara la disclosure delle partecipazioni in società coinvolte in settori, come combustibili fossili, deforestazione, armi, carceri e tabacco. Al punto che, denuncia la no-profit, «non si riesce a distinguere tra le vere offerte Esg e il greenwashing». I risultati sono stati condivisi con la Securities and exchange commission (Sec), insieme alla richiesta di adottare un glossario comune per i gestori.

ABBIAMO PARLATO DELLA SURVEY…

Less than 250 days to go – Are advisors ready for the Mifid and ESG challenge?” (Nordea Asset Management)

ARTICOLO: Esg in portafoglio, vorrei ma non posso

Cresce in un anno (dal 2020 al 2021), seppure non drasticamente, la percentuale di risparmiatori europei che dichiara di aver ricevuto proposte di prodotti Esg da parte dei propri consulenti finanziari. Ad affermarlo sono in particolare la Generazione X e i Millennial. Un dato incoraggiante che si scontra però con la mancanza, evidenziata da circa il 44% degli intervistati, di conoscenza ed esperienza degli advisor finanziari sul fronte Esg e sul nuovo regolamento Mifid II. Questi alcuni degli highlights emersi dalla survey condotta ed elaborata da Nordea Asset Management su un campione di circa 1.200 investitori individuali europei, pubblicata a fine novembre 2021. La ricerca conferma la fame crescente dei risparmiatori di adeguare in chiave Esg il proprio portafoglio, ma anche la mancanza d’informazione sui prodotti sostenibili da parte dei consulenti, che si trovano stretti tra obblighi di compliance e mancanza di formazione.

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