Rating Esg, secondo l’advisor di Esma «si può semplificare»
Lo scorso 25 giugno, il Securities and Markets Stakeholder Group (Smsg), l’advisor di Esma, ha pubblicato il suo parere in merito alla bozza di standard tecnici relativi al Regolamento sulla trasparenza e sull’integrità delle attività di rating ambientale, sociale e di governance (Esg) in risposta alla consultazione avviata da Esma.
L’Smsg ritiene che «potrebbe esserci margine per un’ulteriore semplificazione». L’Smsg auspica che venga effettuata un’ulteriore analisi per determinare se le informazioni richieste siano corrette, a chi potrebbero essere utili e come dovrebbero essere aggiornate una volta fornite.
L’Smsg chiede inoltre ulteriori chiarimenti in merito all’applicabilità e alle norme relative alle Pmi e alle startup, nonché all’esternalizzazione. L’Smsg mette in discussione il riferimento alla “metodologia scientifica” e auspica inoltre una maggiore chiarezza su alcune definizioni utilizzate, nonché su ciò che si applica in settori in cui non esiste (ancora) una metodologia scientifica consolidata, ma in cui potrebbero esserci “standard” o simili.
L’Smsg osserva che «gli utilizzatori dei rating Esg potrebbero essere interessati a conoscere il peso che un fornitore di rating Esg attribuisce a determinati fattori o dati».
Altro punto sollevato nel parere è la preoccupazione delle società valutate che i provider di rating Esg non comunichino con loro e che non correggano le informazioni errate. L’Smsg chiede pertanto all’Esma di valutare se sia possibile fare di più per migliorare la verifica dei dati entro i termini stabiliti dall’Esma e la trasparenza metodologica dei fornitori di rating Esg, «al fine di rafforzare l’affidabilità e l’imparzialità dei rating pubblicati».
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