Ricerca su “Il futuro del welfare aziendale” da Univ. Cattolica Milano

4 Mag 2015
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Oltre 100 manager delle Direzioni del Personale di altrettante Aziende operanti in Italia hanno partecipato alla survey promossa da Welfare Company, provider di servizi di welfare aziendale (wa) controllato da QUI!GroupDalla ricerca, condotta dal prof. Luca Pesenti, docente di Organizzazioni Sociali e Welfare Plurale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, sono derivate interessanti indicazioni che confermano l’importanza dei Piani di Welfare Aziendale (pwa) dei quali sono stati individuati i driver necessari a sostenerne lo sviluppo in vista della forte accelerazione che, data l’obsolescenza del nostro modello di Welfare State, la loro introduzione nelle imprese esprimerà nei prossimi anni.

I risultati della ricerca, presentati nei giorni scorsi a Milano nel corso di un incontro organizzato da Gidp (Gruppo Intersettoriale dei Direttori del Personale), hanno evidenziato che le aziende socialmente più responsabili, quelle che hanno implementato da alcuni anni più strutturati pwa, in quest’ultimo periodo – complice la crisi, ma anche la constatazione dei benefici generati dall’aver introdotto queste logiche nel rapporto di lavoro – hanno aumentato il numero dei servizi di wa (il 52% delle delle imprese evidenzia oltre sei misure di wa messe a disposizione dei dipendenti e delle loro famiglie).

Quanto ai contenuti dei pwa esistenti, oltre a confermare il “peso” preponderante delle coperture sanitarie integrative (46%) e la diffusione di formule di flessibilizzazione degli orari (45,9%) finalizzate a realizzare reali pratiche di work-life balance, la ricerca ha evidenziato la crescita, rispetto a rilevazioni similari effettuate anche solo pochi anni fa, dell’importanza data ai network convenzionati per la fruizione di sconti ed agevolazioni dedicate ai dipendenti (36,7%). Quest’ultimo dato è certamente cresciuto sulla spinta della crisi economica e quindi per ridurre l’impatto di livelli salariali da tempo bloccati nel loro adeguamento al crescente costo della vita.

Il prof. Luca Pesenti, coordinatore della ricerca, ha rilevato come «se nell’opinione degli intervistati il welfare aziendale si è confermato come un prezioso alleato per ridurre la conflittualità, migliorare il clima aziendale e la produttività, grazie anche ad una sua evidente efficacia nel ridurre l’assenteismo (su questi aspetti concorda anche un campione di delegati sindacali della Cisl che ha fatto da “gruppo di confronto”), è anche emerso il desiderio quasi unanime di vedere presto realizzato un aggiornamento sia della disciplina fiscale (75%), sia di quella giuslavoristica (61%)».

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