Snam, Fiat e Iveco alleate per spingere i motori a metano

10 Ott 2016
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Fiat (Fca), Iveco e Snam hanno firmato un’intesa (un memorandum of understanding) finalizzato a favorire lo sviluppo del gas naturale come carburante per autotrazione.

Ll’Italia è già il primo mercato europeo per i consumi di metano per autotrazione, con oltre 1 miliardo di metri cubi consumati nel 2015 e circa 1 milione di veicoli attualmente in circolazione. Il Paese conta, inoltre, sulla rete di metanodotti più estesa e accessibile d’Europa, lunga oltre 32 mila chilometri.

Secondo i termini del memorandum, Fca, Iveco e Snam collaboreranno per accelerare l’ulteriore sviluppo del metano per autotrazione (Cng – Compressed Natural Gas), alternativa immediatamente disponibile e più sostenibile rispetto ai carburanti tradizionali, in grado di generare importanti benefici ambientali ed economici per i consumatori, le imprese e la pubblica amministrazione.

Insieme, Fca e Iveco «intendono sviluppare ulteriormente – si legge in una nota – le loro gamme di veicoli a gas naturale, già tra le più complete al mondo, con un ruolo attivo nella promozione dell’offerta e di operazioni di marketing mirato».

Snam, quale leader europeo nella realizzazione e gestione delle infrastrutture per il mercato del gas naturale, «metterà a disposizione la sua consolidata esperienza nel settore investendo circa 200 milioni di euro nei prossimi 5 anni per favorire lo sviluppo degli impianti per il rifornimento di Cng. Ciò consentirà di aumentare il numero delle attuali 1.100 stazioni di servizio a metano, di migliorare la qualità del servizio di erogazione agli utenti e di garantire una diffusione più equilibrata delle stazioni nelle diverse regioni del Paese».

Sempre secondo il comunicato, il raddoppio delle stazioni di servizio a Cng, fino a oltre 2 mila nei prossimi 10 anni in coerenza con la Direttiva Dafi in corso di recepimento, sarà il principale fattore abilitante per il raggiungimento dell’obiettivo di crescita del parco circolante Cng fino a oltre 3 milioni di veicoli.

Ciò comporterà un impatto diretto di circa 1,5 miliardi di euro per la tecnologia a gas naturale prodotta in Italia e oltre 1 miliardo di euro di investimento per le infrastrutture di distribuzione del metano per autotrazione a livello nazionale, con evidenti benefici anche in termini occupazionali. Per i consumatori sono attesi risparmi fino a 800 milioni di euro in 5 anni, calcolati sulla base dei prezzi del petrolio degli ultimi mesi, storicamente tra i più bassi.

Da un punto di vista ambientale, l’alimentazione a metano per automobili, camion e autobus consente una rilevante riduzione delle emissioni inquinanti del parco veicoli che si prevede possano essere sostituiti, stimata in un 40 per cento di Co2 (anidride carbonica) e oltre il 90 per cento di Nox (ossidi di azoto) rispetto alle alimentazioni tradizionali, con una pressoché totale riduzione di ciò che maggiormente inquina le nostre città, ovvero il Pm (particolato).

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