ET.publicaffairs - Osservatorio etico su norme, regole e lobby

La stanza dei bottoni sostenibili /7

28 Apr 2015
Rassegna Compliance Commenta Invia ad un amico
Come certificare un report di sostenibilità - Una normativa europea sul diritto cooperativo - I Cfo presentano 4 guide sulla finanza sostenibile - Standard Iso per pompaggio eco-efficiente - Bruxelles integra il Pil con il Social progress index

Quadrato_ETpro_PAET.publicaffairs è un osservatorio sulle novità in termini di normativa, regolamenti, standard contabili (e non), prassi e procedure, e attività di lobbying nel campo della Csr, della finanza Sri, del social business e del crowdfunding. La rubrica periodica è dedicata ai professionisti della sostenibilità, sarà integrata nell’abbonamento ET.pro.

COME CERTIFICARE UN REPORT DI SOSTENIBILITÀ

Assirevi ha pubblicato il Documento di ricerca n. 190 “Modello di relazione della società di revisione indipendente sul bilancio sociale o di sostenibilità – GRI – G4” che fornisce gli aggiornamenti relativi al modello di relazione adottato dalla società di revisione indipendente sul bilancio sociale o di sostenibilità ed al modello di lettera di attestazione da utilizzare in tali circostanze. Interessa le società che svolgono l’attività di revisione dei bilanci sociali e/o di sostenibilità, nonché le organizzazioni che richiedono l’assurance per tali documenti. Nella premessa del documento di Assirevi, il bilancio sociale o di sostenibilità viene definito come una comunicazione sociale, non obbligatoria, per la quale gli amministratori hanno una responsabilità in merito all’attendibilità delle affermazioni nello stesso riportate che risulta essere autonoma e indipendente rispetto al bilancio di esercizio e al bilancio consolidato. Sia nel modello di relazione del revisore (allegato 1 del documento) che nella lettera di attestazione della società (allegato 2 del documento) si mette in primo piano l’aspetto della responsabilità degli amministratori circa l’affidabilità dei contenuti del bilancio. Nel modello di relazione allegato, relativamente ai principi di redazione del bilancio sociale o di sostenibilità, tenuto conto della limitata presenza di normative di riferimento preposte alla redazione di tali bilanci, è stato fatto riferimento alle “G4 Sustainability Reporting Guidelines”, definite nel 2013 dal Global Reporting Initiative (GRI), che si sostituiranno alla precedente edizione (G 3.1) a partire dal 1 Gennaio 2016. Per quanto riguarda l’attività di verifica da parte del revisore, si richiede di fare riferimento al principio “International Standards on Assurance Engagements 3000” (ISAE 3000).

UNA NORMATIVA UE SUL DIRITTO COOPERATIVO

  • OGGETTO: Presentazione della bozza dei “Principi di diritto europeo delle società cooperative” per raccogliere suggerimenti utili al suo completamento da parte del SGECOL, nella prospettiva di arrivare alla definizione di una normativa europea sul diritto cooperativo.
  • DATA: 9 giugno 2015
  • DOCUMENTO DI RIFERIMENTO: PECOL 1st Preliminary Draft – April 2013 – PRINCIPLES OF EUROPEAN COOPERATIVE LAW – PECOL
  • NORMATIVA DI RIFERIMENTO:
  • ARTICOLO DI APPROFONDIMENTO:
  • PAROLA CHIAVE: Social business, lobbying, Unione Europea, cooperative.

Verrà presentata a Bruxelles durante l’evento del 9 giugno “Il diritto cooperativo: l’importanza di un quadro regolativo a livello europeo”, organizzato da Euricse e il CESE presso il Jacques Delors Building, la bozza dei “Principi di diritto europeo delle società cooperative” (PECOL) elaborati dal “Gruppo di ricerca sul diritto cooperativo europeo” (SGECOL). Interessa le cooperative, i legislatori, i policy-makers e chi fa lobbying in questo settore. Il progetto, lanciato nel 2011 dal SGECOL, è giunto all’individuazione dei principi “ideali” di diritto delle società cooperativePECOL” redatti in forma di disposizioni legislative accompagnate da commenti esplicativi. Questi sono stati elaborati sulla base del diritto cooperativo vigente in Europa, con particolare riferimento agli ordinamenti giuridici di Finlandia, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna e Regno Unito. Essendo concepito come un prodotto scientifico, PECOL è funzionale a diverse possibili finalità in ragione delle specifiche esigenze dei suoi utilizzatori. Ad esempio, costituisce per i ricercatori una base per comprendere le leggi straniere in materia di cooperative o per intraprendere un’analisi comparativa delle diverse legislazioni esistenti; per i legislatori rappresenta una collezione di modelli di regole per migliorare le leggi nazionali o Europee in materia;  per i policy-makers è un dispositivo per migliorare la conoscenza delle cooperative e delle leggi che le riguardano; per chi opera direttamente in questo settore e per le organizzazioni di rappresentanza è uno strumento finalizzato alla promozione della distinta identità delle cooperative rispetto ad altre organizzazioni imprenditoriali. Il fine dell’incontro di giugno è quello di offrire la possibilità di discutere la bozza dei “PECOL” e meglio comprendere il diritto cooperativo europeo e le sue prospettive future. Spunti, suggerimenti e riflessioni dei partecipanti saranno raccolte e utilizzate dal gruppo di studio per elaborare la versione finale dei PECOL, che verrà pubblicata insieme ai report nazionali su cui i PECOL sono stati formulati. Data la rilevanza e la peculiarità del lavoro presentato, l’invito è rivolto specialmente a rappresentanti politici, delle Istituzioni e del mondo cooperativo. A causa del limitato numero di posti è necessario registrarsi all’evento compilando l’apposto modulo su questo link.

I CFO PRESENTANO 4 GUIDE SULLA FINANZA SOSTENIBILE

  • OGGETTO: A4S CFO Leadership Network ha pubblicato 4 guide per supportare la comunità finanziaria e contabile nell’integrazione della sostenibilità all’interno dei propri processi decisionali e di business.
  • DATA: marzo 2015
  • DOCUMENTO DI RIFERIMENTO: Le 4 guide sono scaricabili qui 
  • NORMATIVA DI RIFERIMENTO:
  • ARTICOLO DI APPROFONDIMENTO:  European CFOs Publish Practical Ways to Embrace Sustainable Business 
  • PAROLA CHIAVE: Finanza Sri, contabilità, standard, investitori, processo decisionale, capitale naturale, finance team.

I responsabili finanza  d’Europa dettano le linee della sostenibilità. The Prince’s Accounting for Sustainability Project (A4S) Chief Financial Officer (CFO) Leadership Network ha pubblicato 4 guide per aiutare la comunità finanziaria e quella contabile ad affrontare, a livello pratico, la questione dell’integrazione della sostenibilità all’interno dei propri processi decisionali e di business. Interessa i Cfo e i responsabili delle aree finanziarie e contabili delle organizzazioni. Le guide sono state sviluppate dal A4S CFO Leadership Network assieme ai loro team (composti da senior finance, risk, internal audit, investor relations e professionisti della sostenibilità) e ad altri specialisti A4S. Le 4 guide e i relativi temi sono: Capex – guida pratica su come incorporare la sostenibilità nella valutazione degli investimenti di capitale; Migliorare il coinvolgimento degli investitori – guida pratica per le relazioni con gli investitori; Gestire l’incertezza futura – introduzione all’integrazione dei rischi derivanti da macro tendenze di sostenibilità nel processo decisionale di business; Contabilità del capitale naturale e sociale: una introduzione per i finance team. Ogni guida è supportata da specifici casi studio di alcuni membri del network che forniscono una dimostrazione pratica degli approcci e delle tecniche indicate nelle stesse. Il Direttore di A4S, Sarah Nolleth, afferma che «i Cfo e i finance team giocano un ruolo cruciale nell’incorporazione della sostenibilità all’interno dei processi decisionali delle organizzazioni. Queste guide pratiche, scritte da professionisti del settore che hanno vissuto e affrontato alcune delle questioni in prima persona, aiuteranno la comunità finanziaria e contabile a costruire business più resistenti, portando a migliori risultati commerciali». I membri del network pubblicheranno ulteriori casi studio entro la fine dell’anno e, in questo momento, stanno avviando nuovi progetti per sviluppare ulteriori guide sui temi della gestione integrata del reporting e dell’incorporazione della sostenibilità nel budgeting e forecasting. Essi intendono inoltre valutare i feedback, relativi alle guide, delle altre organizzazioni che operano in questi settori invitandoli a scrivere all’indirizzo mail: accountingforsustainability@royal.gsx.gov.uk. Le 4 guide possono essere scaricate qui.

STANDARD ISO PER POMPAGGIO ECO-EFFICIENTE

L’ISO (International Organization for Standardization) ha pubblicato il nuovo standard “ISO/ASME 14414:2015 – Pump system energy assessment”. Interessa le organizzazioni industriali, commerciali, municipali e le istituzioni che impiegano sistemi di pompaggio per lo svolgimento delle proprie attività. Gli impianti di pompaggio vengono utilizzati per spostare liquidi in una vasta gamma di applicazioni nei processi industriali, nelle costruzioni e nei trasporti, ma nella maggior parte dei casi utilizzano un quantitativo di energia superiore rispetto a quello effettivamente necessitano per il loro funzionamento. Per risolvere tale problema l’ISO e l’American Society of Mechanical Engineers (ASME) hanno sviluppato lo standard ISO/ASME 14414:2015 che definisce i requisiti per la conduzione e la comunicazione dei risultati di una valutazione energetica dei sistemi di pompaggio. Le organizzazioni, attraverso questa valutazione energetica, saranno in grado di individuare la quantità minima di energia richiesta dai vari sistemi a pompa e, sulla base di questa, procedere a un ridimensionamento dei consumi dal quale conseguirà una riduzione delle emissioni inquinanti. In sintesi, l’obiettivo di una valutazione energetica del sistema di pompaggio è quello di determinare il consumo attuale di energia di un sistema esistente e, sulla base di questo, individuare le migliori modalità per perseguire il suo efficientamento energetico.

BRUXELLES INTEGRA IL PIL CON IL SOCIAL PROGRESS INDEX

La Commissione Europea ha deciso di utilizzare il Social Progress Index, comprendente un insieme di indicatori sociali e ambientali, per misurare il successo di un Paese, affiancandolo  al tradizionale Gdp – Gross Domestic Product (o Pil – Prodotto Interno Lordo). Interessa chi si occupa di analisi sociali, di social business e di politiche sociali dei Paesi Ue. La Commissione europea si è impegnata per integrare aspetti sociali e ambientali nel cuore del suo processo decisionale economico. Il direttore generale della politica regionale e urbana della Commissione europea Walter Deffaa ha deciso di utilizzare il Social Progress Index (Spi) così da permettere di valutare come i Paesi traducano il successo economico in progresso sociale. L’indice, creato nel 2013 da Michael Porter, si compone di 52 indicatori che vanno dall’assistenza sanitaria e alloggi, alla sostenibilità degli ecosistemi e lotta alla non discriminazione. Esso non intende sostituirsi radicalmente al PIL ma si propone di integrare quest’ultimo. Confrontando gli Spi, che considerano solo aspetti sociali e ambientali, con le misure economiche tradizionali sarà possibile comprendere in che modo il Gdp sia una misura poco rappresentativa della qualità della vita e del progresso sociale delle regioni. Non sarà facile creare uno Spi per tutte le 272 regioni di 28 Paesi europei. Iniziative utilizzanti l’indice sono attualmente in corso in più di 40 Paesi a livello nazionale e locale. Michael Green, che gestisce l’Spi, afferma che «la nostra speranza è che mostrando l’utilità del Spi alle regioni, i decision makers europei ne comprendano il valore e lo integrino in tutti i loro processi decisionali».

Alessia Albani

 

 

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