T. Rowe Price: da ESG a Impact Investing, come un Asset Manager può creare impatto positivo

19 Ott 2021
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L’impact investing integra nel processo di investimento una dimensione non finanziaria, un approccio basato sui valori con specifici obiettivi di performance in termini di impatto ambientale e/o sociale. Originariamente, l’investimento a impatto riguardava soprattutto il mercato privato, ma riteniamo che il potenziale per creare impatto anche nei mercati azionari si sia ampliato enormemente nell’ultimo decennio.

È una risposta alla crescente domanda di soluzioni per soddisfare gli emergenti bisogni della società. La volontà degli investitori di fornire capitali a quelle realtà che riconoscono questi bisogni ha creato il potenziale per fare impact investing anche tra le società quotate e a livello davvero globale. Nei mercati azionari, comprendere le basi dell’impact investing e il modo in cui le aziende contribuiscono a migliorare l’ambiente o la società è fondamentale per dare forma a un portafoglio credibile. Comprendere i fondamentali tradizionali, tra cui la valutazione e la sostenibilità del business, è la chiave per costruire un portafoglio in grado di generare performance, contribuendo al tempo stesso al cambiamento che un investitore vuole ottenere.

Insieme a Hari Balkrishna, gestore del team azionario globale, vediamo gli elementi che sono alla base dell’impact investing all’interno di una strategia secondo T. Rowe Price.

Investire in azioni quotate può davvero avere un impatto in termini ambientali e sociali?

A nostro avviso, i mercati azionari sono essenziali per raggiungere gli obiettivi collettivi della società. Nella sua forma più pura, l’impact investing fornisce nuovi capitali a realtà che altrimenti non potrebbero accedervi e quindi non potrebbero generare l’impatto previsto. È vero che l’investimento a impatto socio-ambientale ha le sue radici nel private equity e nella filantropia, ma oggi affrontare le pressanti, e globali, questioni ambientali e sociali richiede un approccio complementare. E nei mercati azionari questo significa comprendere, affrontare e allineare gli interessi degli stakeholder, inclusi azionisti, manager e società quotate, per perseguire risultati positivi.

Dal nostro punto di vista, l’impact investing non è di dominio solo del private equity. E in tal senso siamo allineati con la definizione di “investimento a impatto” del Global Impact Investing Network, anche se all’interno di standard elevati di intenzionalità, concretezza, misurabilità e addizionalità (cioè la natura specifica e non fungibile dei capitali apportati), che sono indicati come i requisiti di un impact investor.

Fornire capitale di rischio o di debito alle società per aumentare il loro impatto è un’opportunità fondamentale per i mercati azionari, mentre l’addizionalità si basa sul dialogo con le imprese per promuoverne l’impatto positivo.

Se guardiamo all’entità delle sfide ambientali e sociali che la comunità, intesa nel senso più ampio, sta affrontando, ci sembra chiaro che il private equity da solo non è sufficiente. L’entità della risposta deve corrispondere a quella del problema. I governi, gli investitori e i gestori di patrimoni devono collaborare per incentivare e allineare le imprese quotate alle “best practice”. E l’impact investing è un modo per farlo, aggiungendo al processo di investimento una maggiore attenzione alle ricadute più ampie delle attività di un’azienda.

Siamo solo all’inizio di questo viaggio, ma crediamo veramente di essere dalla parte giusta del cambiamento. L’attenzione all’impatto sociale ed ecologico di un’impresa sarà cruciale sia all’interno dei portafogli di private equity sia in quelli di titoli quotati.

 

Come un gestore “impact” può fare la differenza per i clienti?

L’impact investing è cresciuto enormemente negli ultimi anni e non crediamo che un approccio basato sui valori debba necessariamente sacrificare il potenziale di rendimento. Oggi è più facile misurare i risultati ambientali e sociali positivi di una impresa, e questo si riflette nel potenziale economico dell’impresa stessa.

Parte del nostro ruolo di impact investor consiste nell’aiutare privati e istituzioni a dare un senso a ciò che sta accadendo nel mondo e individuare potenziali rischi e opportunità all’interno dei portafogli. Per esempio, vista l’accelerazione dei costi ambientali legati al cambiamento climatico, pianificare il futuro e pensare a come mitigare gli effetti sul clima può realmente supportare i profitti di un’azienda.

Vediamo crescere le opportunità con l’aumento della consapevolezza e azione da parte delle aziende nell’allineare il capitale con i ritorni economici che possono derivare dall’affrontare le questioni ambientali o sociali. In breve, a nostro avviso, siamo in un’era in cui le possibilità di creare impatto attraverso titoli quotati sono destinate a crescere.

Tuttavia, se il nostro percorso verso la sostenibilità ambientale richiede resilienza, impegno, continuità e creatività, lo stesso vale anche per l’evoluzione dell’impact investing. Occorre un sistema decisionale che abbia al centro un insieme di valori condivisi e una capacità di analisi profonda delle imprese.

In che modo un asset manager può contribuire a creare un impatto positivo?

All’interno di un portafoglio di investimenti, l’impatto si ottiene in diversi modi. Dal semplice possesso e acquisizione di determinati tipi di società fino all’indirizzamento del capitale verso attività che abbiano i risultati a impatto desiderati, passando per l’engagement, il voto per delega e un’influenza attiva.

Come punto di partenza, è importante esaminare le aziende focalizzandosi sulla concretezza e la misurabilità dei risultati desiderati. Questo significa comprendere come opera una società all’interno di un quadro a impatto definito, che esprima principi e intenzioni chiari e identifichi le imprese migliori. Per noi, tutto questo è guidato dalla valutazione dell’operatività attuale e futura di un’azienda e dall’allineamento di utili o fatturato agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (UN SDGs). E al tempo stesso abbiamo una prospettiva olistica sulle società, utilizzando le cinque dimensioni dell’impatto previste dal nostro framework. (1) Usiamo la parola “futuro” molto deliberatamente, data la rapida evoluzione di molte aziende e la necessità di andare oltre quelli che sono i ben noti fondamentali.

Il nostro processo di investimento incorpora chiari principi di rilevanza e misurabilità e costituisce la base per identificare l’impatto positivo per i clienti. Tuttavia, miriamo anche a ottenere risultati addizionali che creiamo attraverso l’engagement e il voto.

Come asset manager globale, siamo pronti a fornire nuovo capitale alle aree che possono avere un impatto. Utilizzeremo anche la nostra posizione di azionisti per avviare un dialogo con le aziende che hanno il potenziale per accelerare gli aspetti positivi della loro operatività, contribuendo al tempo stesso a ridurre i naturali elementi negativi. Il cambiamento richiederà tempo e resilienza, ma ciò è coerente con molte caratteristiche di un investimento di successo nel lungo termine.

Da ESG a Impact: quali differenze?

È importante distinguere tra impact investing e integrazione di fattori ambientali, sociali e di governance (ESG), così come tra impact investing e investimento sostenibile. L’impact investing incorpora entrambi questi aspetti, ma fa anche un passo avanti. In un’epoca di rapidi cambiamenti, è importante fondere la comprensione a livello storico dell’impatto di un’azienda con l’impronta futura, in termini sia economici sia di impatto.

L’impact investing nei mercati azionari non è molto diverso da altri stili di investimento. Non crediamo che ci sia bisogno di sacrificare del potenziale di rendimento e riteniamo che il panorama delle opportunità sia molto diverso rispetto a un decennio fa. Tuttavia, l’impact investing basato sui risultati della selezione di titoli richiede livelli uguali, se non maggiori, di due diligence nella ricerca per evitare un’eccessiva concentrazione. A nostro avviso, una prospettiva di lungo termine, una base di ricerca stabile ed esperta e un buon livello di immaginazione saranno le caratteristiche chiave dei processi di investimento di successo.

Partiamo da un approccio bottom-up in tutto ciò che facciamo, fondendo il meglio della nostra ricerca fondamentale con le informazioni sull’impatto che ci arrivano dal nostro team di investimento responsabile. Data l’ampiezza del set di opportunità, nella selezione ci avvaliamo della nostra capacità di ricerca globale.

Ci rendiamo conto che molti investitori vorrebbero concentrarsi su determinati temi a impatto, ma riteniamo che ci siano vantaggi nel mantenere una certa ampiezza negli obiettivi e un orizzonte di lungo periodo. In definitiva, il successo dipende dalla conoscenza esperta dei fondamentali, compresa la prossima generazione di società private “impact-oriented” che dovrebbero arrivare sul mercato nel prossimo decennio.

Entrando più nel dettaglio, ci avvaliamo di un processo decisionale basato su tre pilastri principali (impatto sul clima e sulle risorse, uguaglianza sociale e qualità della vita, innovazione e produttività sostenibili) e otto pilastri secondari, in modo da poter mantenere l’ampiezza dell’impatto e gestire la dimensione della posizione. Questo approccio è una delle fasi che caratterizza il processo di valutazione dell’impatto, in questo caso identificando l’allineamento delle entrate attuali e future con l’impatto desiderato. Riteniamo che guardare al futuro sia una delle componenti chiave che differenzia un indice da un risultato futuro, un aspetto cruciale per l’impact investing di successo.

Oltre al processo decisionale, siamo anche consapevoli della necessità di trasmettere apertamente ai nostri clienti le scelte dei titoli e i risultati a impatto. Il nostro approccio va in qualche modo a ridefinire il portafoglio in base agli obiettivi a impatto che stiamo cercando di raggiungere, e i clienti vogliono una prova di questo.

Come T. Rowe Price affronta la tematica della misurazione dell’impatto?

Con una prospettiva lungimirante e una combinazione di analisi aggregata e analisi individuale. Per essere chiari, i dati per misurare l’impatto oggi sono ancora incompleti, mentre gli standard comuni di misurazione dell’impatto non sono agli stessi livelli dell’analisi delle performance. Ciò rende la misurazione dell’impatto inevitabilmente complessa.

Per quanto riguarda la sfera ambientale, stiamo assistendo a un cambiamento forte e positivo nella disclosure, che consente una migliore misurazione dell’impatto. Nella sfera sociale, il nostro strumento di comunicazione chiave dovrà concentrarsi sulle intenzioni a impatto singolari e sui risultati, in orizzonti temporali sia discreti sia composti. Lo “strumento” di qualsiasi buon impact manager per comunicare successi e fallimenti sarà la relazione annuale sull’impatto allegata a qualsiasi strategia.

Qualsiasi sistema che si basa esclusivamente su dati storici è solo una parte della prospettiva necessaria per misurare l’impatto. Questo è un forte punto di discussione perché l’evidenza è importante nel campo dell’impact investing, poiché i clienti investono sulla base di valori che ci si aspetta siano sostenuti.

L’impact investing “vive” in un mondo complesso di rischi e opportunità, caratterizzato da grandi cambiamenti. Una vera sfida per tutta l’industria. La soluzione per noi è essere un buon partner e contribuire all’innovazione nel campo della misurazione e del reporting, supportando i nostri clienti. Sfruttare le molteplici dimensioni della nostra esperienza di ricerca (sia responsabile sia fondamentale) pensiamo potrà essere un vantaggio per gli investitori nel lungo termine.

 

1 Le  cinque dimensioni dell’impatto: utilizziamo le cinque dimensioni dell’impatto per effettuare la due diligence su un determinato titolo. Questo processo ci dà una valutazione completa dell’impatto di un’azienda, che viene analizzata attraverso cinque dimensioni: quale risultato atteso si sta realizzando?, chi gode del risultato raggiunto?, quanto del risultato atteso si sta materializzano (scala, profondità e durata)?, contributo: questo cambiamento ci sarebbe comunque stato? e Rischio — Quale sarebbe il rischio per le persone e il pianeta se l’impatto atteso non si verificasse?

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