Trump rischia di dimezzare il decarbon degli Usa

17 Set 2025
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Gli attacchi del presidente Usa Donald Trump all’energia pulita potrebbero dimezzare il ritmo della decarbonizzazione negli Stati Uniti per i prossimi 15 anni. Lo sostiene un rapporto del Rhodium Group, un istituto di ricerca indipendente con sede a New York. Gli autori scrivono che, dopo le significative politiche per promuovere la decarbonizzazione adottate dall’amministrazione Biden, l’amministrazione Trump sta abolendo normative sul clima e gli incentivi per l’energia pulita, e promuovendo la produzione e l’utilizzo dei combustibili fossili, in quello che descrivono come «il cambiamento più brusco nella politica energetica e climatica degli ultimi tempi».

L’analisi rileva che, nello scenario peggiore, la riduzione media annua delle emissioni statunitensi potrebbe scendere allo 0,4% entro il 2040, rispetto all’1,1% registrato tra il 2005 e il 2024. Questo rallentamento potrebbe invertire la tendenza in atto e portare le emissioni a crescere nuovamente dalla fine degli anni 2030, per la prima volta dal 2007. In queste condizioni, il rapporto prevede una riduzione complessiva delle emissioni del 26-35% entro il 2035, ben al di sotto della previsione del 38-56% nel 2024.

Il documento, riportato dal Financial Times, basa le proiezioni in termini di emissioni su variabili come la crescita economica, i prezzi dei combustibili fossili e i costi delle energie pulite.

Secondo quanto riscontrato, il peggioramento sarebbe dovuto alla cancellazione dei crediti fiscali per le energie rinnovabili, alla rimozione delle regolamentazioni ambientali su impianti a carbone, veicoli elettrici e altri settori, e all’aumento della domanda di elettricità spinta dalla diffusione dell’intelligenza artificiale.

Le politiche ambientali dell’amministrazione Trump hanno generato timori di un possibile effetto domino su altri Paesi. Sebbene nessuno abbia seguito gli Stati Uniti nel ritiro dall’Accordo di Parigi, pochi Stati hanno presentato nei tempi previsti i nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni.

L’Unione Europea e la Cina hanno annunciato l’intenzione di presentare i loro nuovi impegni entro la fine del mese.

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