Un ponte da ironica “ninna nanna”

30 Ott 2023
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... Ninna nanna, tu nun senti / li sospiri e li lamenti / de la gente che se scanna / per un matto che commanna; / che se scanna e che s’ammazza / a vantaggio de la razza / o a vantaggio d’una fede / per un Dio che nun se vede ... [Trilussa]

«Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d’un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d’una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Chè quer covo d’assassini
che c’insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l’ombra d’un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!». 

[Trilussa – Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri, “La ninna nanna della guerra”, ottobre 1914]

Questo testo allegorico e ironico, come solo il dialetto romanesco può consentire, è stato scritto nell’ottobre 1914, mentre l’Italia si dibatteva se entrare nella prima guerra mondiale. Pur suscitando il sorriso, o forse ancor più per questa ambizione, resta una drammatica denuncia delle ipocrisie che generano i conflitti.

Questa ironia in versi ci consente di richiamare quei fatti che, viceversa, non seguiamo in modo diretto con il nostro giornalismo. Per quanto, l’idea di un modello socio-economico-politico improntato sulla sostenibilità, immagina come obiettivo finale un sistema con meno ipocrisia.

Con questa immaginazione, ET.redazione farà la “ninna nanna” per questo ponte che conduce ai giorno di Ognissanti.

Ma non sarà per “pijare sonno”, bensì per sfruttare questi giorni al fine di preparare un salone.SRI (www.salonesri.it) che, ancora una volta, segnerà una tappa nel percorso di consapevolezza Esg della finanza.

Riprenderemo le pubblicazioni giovedì 2 novembre

Buona ninna nanna (ma non troppo) a tutti

Redazione ET.

 

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