Wef e McKinsey: il futuro dell’acqua è multi-stakeholder
Il rischio per l’acqua è un rischio per un valore d’uso economico complessivo di circa 58.000 miliardi di dollari all’anno, pari a circa il 60% del pil globale. Lo riporta lo studio Water Futures: Mobilizing Multi-Stakeholder Action for Resilience a cura del World Economic Forum e McKinsey, basato su una serie di interviste condotte con stakeholder, tra cui aziende idriche, grandi utilizzatori industriali di acqua, investitori, innovatori, governi, organizzazioni internazionali e società civile. Il report approfondisce il valore che l’acqua riveste per il sistema economico globale e le criticità che si trova ad affrontare, arrivando a delineare 5 percorsi chiave per rafforzare la resilienza idrica.
- Valutazione olistica: definire e includere il valore del ciclo dell’acqua nei processi decisionali, nella pianificazione idrica, nella determinazione dei prezzi e nel budget.
- Meccanismi di Fit-for-purpose financing: incentivare gli investimenti nell’acqua utilizzando strutture finanziarie che spingano all’azione collettiva e permettano di condividere rischi e ricompense.
- Partnership pre-competitive e approcci collaborativi, per garantire un impatto e un cambiamento sistemico e co-sviluppare piani a livello di bacino.
- Approcci adattivi alla governance, che garantiscano la resilienza in tempi di incertezza attraverso politiche agili e coordinate, fornendo al contempo i meccanismi di incentivazione necessari per un’azione sistemica su tutta la scala idrica.
- Un nesso collaborativo politica-innovazione: adattare le normative e i quadri politici per dare spazio alle innovazioni e alla collaborazione nelle strategie di gestione delle acque.
Tra gli aspetti analizzati dal report, le opportunità di investimento per il settore privato nelle tecnologie legate all’acqua. Global Water Intelligence e XPV Water Partners stimano che, date le necessità, il capitale totale investito per la sicurezza idrica dovrebbe triplicare e superare i 13.000 miliardi di dollari nel prossimo decennio. L’investimento previsto in beni legati all’acqua dovrebbe essere pari al 17% del pil mondiale nel 2034. Sebbene il settore pubblico fornisca oggi il 78% del capitale impiegato per garantire la sicurezza idrica, si prevede che circa il 55% del capitale futuro provenga da fonti private, con opportunità che riguardano diverse dimensioni della resilienza idrica.
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