Comuni, chi fa più raccolta differenziata spende di meno

13 Mar 2023
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«A livello di capoluoghi, quelli che spendono di meno, in termini di rifiuti, sono quelli che hanno una quota maggiore di raccolta differenziata. Questa dinamica è più evidente per i comuni del centro-nord». Lo scrive una nota di Openpolis sui sistemi di raccolta e gestione dei rifiuti urbani.

«Tutte le attività – si legge – relative al recupero, ritiro e smaltimento degli scarti sono gestite direttamente dai comuni, gli enti più vicini alla vita quotidiana della popolazione, e contabilizzate all’interno dei bilanci in una voce dedicata. Oltre ai processi della differenziata e dell’indifferenziato, le amministrazioni sono tenute anche a garantire la pulizia delle aree pubbliche e i canoni di servizio con le aziende per i servizi di igiene ambientale».

I comuni italiani si ritrovano a fronteggiare una spesa media pari a 151,95 euro pro capite. «Le amministrazioni che spendono di più – aggiunge la nota – sono quelle liguri (251,76) seguite da quelle toscane (249,32) e quelle valdostane (247,32). Al contrario, riportano uscite minori i comuni della provincia autonoma di Bolzano (101,89 euro pro capite), del Veneto (69,81) e della provincia autonoma di Trento (51,91)».

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