Consumatori pronti a bollette più alte del 10% se l’energia è sostenibile

22 Mar 2021
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Il primo rapporto di Bain & Company, realizzato in collaborazione con il Wwf Italia, evidenzia come oltre 25 milioni di consumatori italiani siano attenti alle iniziative di sostenibilità del proprio fornitore di energia e di servizi. La soddisfazione espressa dai clienti è tra il 20% e il 40% più alta per i fornitori in grado di rispondere alle domande di sostenibilità ambientale.

In un contesto altamente competitivo come quello energetico, l’attenzione dei consumatori verso la sostenibilità è un elemento di primaria importanza, che chiama le aziende a rivedere da un’angolazione “green” il proprio portafoglio ed i propri modelli di business, per rispondere ai nuovi need del mercato e trasformare il “customer value” latente in realtà

Il rapporto evidenzia come la sostenibilità abbia assunto un oggettivo valore non solo sociale ed ambientale, ma anche economico. Rispetto ad altri settori in cui questo fenomeno sta prendendo piede gradualmente – come quello assicurativo, bancario, del trasporto e dell’abbigliamento – la sostenibilità ambientale e sociale è diventata un driver di acquisto fondamentale nel comparto energetico e delle utilities: 4 consumatori su 5 ne riconoscono l’importanza in sede di scelta di un’offerta.

I tre identikit di soggetti orientati alla sostenibilità, in base ad età, capacità di spesa, istruzioni e abitudini, corrispondenti a circa 25 milioni di consumatori, corrispondono a quelli che vengono definiti gli “young(er)s a.k.a Planet saviors” (gli studenti e giovani lavoratori fortemente sensibili alle questioni ambientali), gli “high spenders, a.k.a tech addicts” (professionisti e imprenditori, ben istruiti e con alto reddito, disposti a pagare di più per prodotti che combinano caratteristiche tecnologiche con un impatto ambientale positivo), e infine i “mid-income adults, a.k.a. saver ecologists” (persone desiderose di combinare il risparmio economico con l’efficienza energetica e il recupero di materia).

Il valore delle scelte di questi soggetti è fondamentale: sono profili disposti ad acquistare più prodotti, se sostenibili, dagli attuali fornitori di energia elettrica, e a pagare fino al 10% di premio per offerte che presentino caratteristiche sostenibili.

Il rapporto mostra quindi come le politiche sostenibili non solo migliorino i risultati economici a breve termine delle aziende del settore, ma anche il loro posizionamento nel lungo periodo.

In questo senso il profilo Esg delle società fornitrici di energia e multi-utilities, dal lato dei finanziatori fino a quello delle misure adottate per assicurare l’impatto ambientale positivo della fornitura, emerge sempre di più come fattore centrale per un migliore posizionamento nel mercato.

Nonostante il comprovato cambiamento nella percezione dei consumatori e l’apprezzamento per l’impegno delle aziende in termini di sostenibilità, molti operatori del settore Energy & Utilities sono ancora concentrati sui driver di acquisto tradizionali: convenienza, qualità dell’offerta, efficacia del customer care. Ad oggi, inoltre, molte aziende non sfruttano tutti i canali di comunicazione a loro disposizione, tra cui i social media, dove potrebbero invece rivolgersi a un target specifico e creare attivamente consapevolezza attraverso una comunicazione mirata.

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