REPORT SULLA GLOBAL SUPPLY CHAIN 2020

Cdp: aumenta l’engagement di filiera

14 Mar 2021
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Le richieste di disclosure e di trasparenza rivolte ai propri fornitori, da parte dei membri del programma Cdp Supply Chain, sono cresciute del 19% rispetto al 2019. Il report contiene una "guida" per ingaggiare la filiera

«Per comprendere l’impatto ambientale dell’attività economica di un’azienda, non è sufficiente guardare le emissioni dirette e i relativi rischi. Per valutare e migliorare le prestazioni, deve essere coinvolta l’intera catena del valore». È il messaggio lanciato dal Cdp (Carbon Disclosure Project) attraverso il report “Trasparency to transformation: a chain reaction” (scarica qui il documento), pubblicato nel mese di febbraio. Secondo lo studio, le richieste di disclosure e di trasparenza rivolte ai propri fornitori, da parte dei membri del programma Cdp Supply Chain sono cresciute del 19% rispetto al 2019. Inoltre, il 37% dei suppliers dichiara di coinvolgere a sua volta i propri fornitori, ossia i sub-contractors, sul fronte del contrasto al climate change.

Il report è stato elaborato sui dati forniti all’interno del programma Cdp Supply Chain, che rappresenta oggi 154 organizzazioni, per una spesa annuale di 4.300 miliardi di dollari. I fornitori hanno risposto a questionari standardizzati volti ad indagare tre tematiche specifiche: cambiamento climatico, deforestazione e sicurezza idrica. Su un totale di 15.637 aziende invitate a partecipare, oltre 8.098 hanno risposto, con una predominanza di risposte sul tema climate change, pari a 8.033 fornitori.

ENGAGEMENT TOTALE

L’analisi di Cdp sottolinea come la gestione dei rischi ambientali, mediante un engagement strutturato dell’intera catena di fornitura, rappresenti un’essenziale leva di competitività e resilienza per le aziende. Secondo quanto emerge dallo studio, in media un’azienda registra un valore di emissioni di Co2 nella propria supply chain 11,4 volte superiore rispetto a quello relativo alle sue emissioni dirette (scope 1 e scope 2). Ma i fornitori partner Cdp che hanno avviato un percorso di coinvolgimento dei propri sub-contractors, hanno già intrapreso attività in grado di ridurre le emissioni di gas serra di circa 619 milioni di tonnellate, risparmiando 33,7 miliardi di dollari nel processo produttivo.

COME INGAGGIARE LA FILIERA

È in quest’ottica di necessità di rafforzamento dell’engagement dell’intera supply chain che, all’interno del report, viene messo a disposizione delle aziende un percorso per ingaggiare i propri fornitori. Un percorso che prevede 4 fasi:

1) Ask questions

In questa fase iniziale alle aziende viene suggerito di chiedere ai propri fornitori una valutazione e in seguito una comunicazione dei loro dati ambientali. Tale fase iniziale consente all’azienda di individuare rischi e opportunità, e, qualora necessario, di iniziare a sviluppare politiche di resilienza in collaborazione con i propri suppliers.

2) Collaborate with others

Al fine di favorire una risposta quanto più tempestiva da parte dei fornitori, Cdp suggerisce di coinvolgere altri player e stakeholder d’interesse per i suppliers, quali altre aziende clienti, investitori, in modo tale da influenzare il comportamento dei fornitori.

3) Set public target for the supply chain

A differenza delle prime due fasi, accessibili a tutte le aziende, questa invece è rivolta ai player già attivi nell’engagement dei propri fornitori sul fronte delle tematiche ambientali. In questa fase Cdp suggerisce di fissare pubblicamente i propri target in materia ambientale, al fine di responsabilizzare i propri suppliers.

4) A chain reaction

Alla luce di quanto emerso nello studio, i rischi e le opportunità derivanti dal climate change non si arrestano al primo livello della supply chain, ma è opportuno valutare l’intera catena del valore. Per tale ragione Cdp suggerisce alle aziende di ingaggiare i propri fornitori nell’ingaggiare al loro volta i sub-contractors.

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