Donare 3.0: solidarietà nell’era digitale

19 Mar 2015
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L’83% degli internauti italiani, tra i 18 e i 64 anni, ha effettuato nel 2014 almeno una donazione, per acquistare un regalo solidale, per sostenere un’organizzazione no profit o per partecipare ad un’iniziativa di solidarietà (tra cui il crowdfunding). Uno su cinque ha utilizzato internet per effettuare la propria donazione. E’ quanto emerge dalla ricerca “Donare 3.0. Barriere e opportunità nell’era digitale”, condotta da Duepuntozero Doxa per PayPal Italia e Rete del Dono e presentata ieri a Milano. L’obiettivo della ricerca è stato osservare quanto il fenomeno delle donazioni è penetrato nella popolazione di internauti italiani e comprenderne i driver e le barriere per uno sviluppo più strutturato.

«Anche per le donazioni, è giunta l’era della “people economy – ha commentato  Angelo Meregalli, general manager di PayPal in Italia – Il mobile è la chiave di volta per avere informazioni, scegliere e decidere come donare; anche con poco tempo a disposizione. Il comportamento dei consumatori è cambiato tanto anche in questo settore che fino ad ora è rimasto legato a meccanismi tradizionali come la brochure a casa con annesso bollettino postale o il bonifico»

Internet infatti è percepito come il canale più comodo per pagare, doppiando i metodi tradizionali come il bonifico bancario o il bollettino postale. «In questo scenario – fa notare la ricerca –  si fa spazio il crowdfunding, modalità di raccolta fondi che implica il coinvolgimento di un largo numero di persone che donano online a sostegno di un progetto».  Durante il 2014 il 28% degli internauti, che hanno donato per un progetto di solidarietà, ha anche partecipato a una campagna di crowdfunding.

Ma internet è poco sfruttato dal settore non profit, anche solo in termini di presidio dello stesso. Si registra inoltre una bassa presenza digitale, limitata per lo più al sito, che spesso non è ottimizzato per la visualizzazione da dispositivi mobili come tablet e smartphone.

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